Leonardo Bonucci torna a parlare e sull’addio alla Juventus chiama in causa Massimiliano Allegri: la versione dell’ex difensore
Sognava senza ombra di dubbio un addio alla Juventus e un addio al calcio molto diversi, Leonardo Bonucci. L’ultimo anno da giocatore per lui è stato una sorta di incubo, dopo essere finito fuori dai piani dei bianconeri e aver tentato di rilanciarsi senza successo con Union Berlino e Fenerbahce per guadagnarsi la chiamata a Euro 2024 in Nazionale, missione purtroppo per lui fallita.
L’ex difensore ha detto basta appendendo gli scarpini al chiodo a 37 anni, lasciandosi comunque una carriera piena di successi alle spalle. Ma con un po’ di delusione per come si sono concluse le cose con i bianconeri. Bonucci è tornato a parlare e lo ha fatto nel podcast di Gianluca Gazzoli, ‘Passa dal BSMT’, in cui in una lunga intervista ha ripercorso tutto l’accaduto e non ha lesinato qualche frecciata a Massimiliano Allegri.
Stando a quanto dichiarato da Bonucci, è il tecnico livornese il principale responsabile del suo addio alla Juventus nell’estate scorsa. Un qualcosa che genera molto rammarico nell’ex giocatore.
“Probabilmente ci sono stati strascichi dall’episodio di Oporto e dello sgabello, nel 2017 – ha affermato – Per quello che era successo nei sei mesi successivi, avevo detto alla società e all’allenatore, conoscendomi, di non poter rimanere ed ero andato al Milan per non essere un peso nello spogliatoio. Avrei voluto chiudere la carriera con la Juventus, non ho avuto il saluto che meritavo, chiudere in questo modo mi ha fatto male. Sono dovuto andare via quasi scappando, perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così”.
Su Allegri e su come si sia concluso il loro rapporto, ha aggiunto: “Quando sono tornato in ritiro, non c’è stato un solo confronto con lui, era come se fossi un estraneo. Alla fine mi ha mandato via la società, ma avendo fatto otto anni insieme io e lui era giusto che dovesse essere lui a comunicarmelo, sarebbe stato il minimo. Avrei gradito che ci fosse un po’ di riconoscenza. Mi sono ritrovato con Giuntoli che non poteva fare niente e mi ha detto che ero fuori dai piani e fuori rosa. Bastava che Allegri fosse chiaro fin dall’inizio, ci siamo scontrati e abbiamo litigato, ma mi è successo anche con altri allenatori. Oggi fa male parlarne, un giorno magari ci rincontreremo e ne parleremo”.
Poi, uno spiraglio sul futuro: “Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato, quando penso di voler fare l’allenatore è a quella panchina che penso”.
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