Con l’addio di Ciro Immobile alla Lazio, come proprietario della fascia di capitano gli subentra Danilo Cataldi
Lazialità (di nuovo) al comando. Con l’addio di Ciro Immobile, ormai prossimo al trasferimento al Besiktas, la fascia da capitano passerà sul braccio, una volta per tutte, di Danilo Cataldi. Non sarà una prima volta per il centrocampista classe ’94, nato e cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, che nel corso della carriera ha già ricevuto diverse investiture.
Nel 2014, sotto la gestione Pioli, furono Mauri e Radu a promuoverlo capitano durante una partita in casa contro la Fiorentina. Nel 2019, durante l’era Inzaghi, fu Lulic a suggerire al tecnico il profilo di Danilo nel ruolo di capitano e leader per le partite di Europa League. Con gli insegnamenti proprio di Radu e Lulic, Danilo è cresciuto negli anni fino a diventare a tutti gli effetti un senatore. Con Sarri, poi, la definitiva consacrazione sotto il profilo tecnico e caratteriale: indimenticabili i derby vinti contro la Roma in cui Cataldi ha fatto le veci di Immobile e Milinkovic senza farli rimpiangere. Senso di appartenenza, fedeltà, professionalità e lazialità.
Cataldi, romano e biancoceleste nel sangue, è un leader non troppo silenzioso, che Baroni ha già potuto conoscere durante l’esperienza al Benevento, dove il 30enne di Ottavia ha giocato in prestito. In lizza per il ruolo di vice ora ci sarebbero Marusic, Patric, Zaccagni e Romagnoli. Se dovesse spuntarla quest’ultimo, la Lazio potrebbe vantare una coppia di capitani romani e laziali. Entrando in qualche modo nella storia del club.