La Procura della Federcalcio ha proposto per quattro calciatori indagati un totale di nove anni e sei mesi di squalifica
Sono stati mesi a dir poco turbolenti per il calcio italiano tra i casi di doping di Pogba e Gomez, l’inchiesta sulle plusvalenze fittizie e le penalizzazioni in A e B, ma anche ovviamente la questione scommesse con relative squalifiche. Fagioli e Tonali quelli più clamorosi, ma anche in cadetteria i casi sono stati importanti. La situazione riguarda diversi calciatori del Benevento, a cui è arrivata una vera e propria stangata.
Ieri c’è stata infatti l’udienza dinanzi alla Sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale per quattro dei cinque giocatori coinvolti nel calcioscommesse. Tra questi Christian Pastina e Gaetano Letizia, entrambi tesserati del Benevento e con contratti ancora in essere per cui infatti le visite mediche sono state svolte in giorni e orari differenti dagli altri compagni. Davanti ai magistrati sono comparsi anche Enrico Brignola (ora al Catanzaro) e Francesco Forte, di ritorno all’Ascoli dopo il prestito al Cosenza. Per Massimo Coda, rientrato al Genoa, sono stati invece disposte ulteriori indagini. Secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, la Procura della Federcalcio ha chiesto pene molto dure per i quattro calciatori coinvolti nell’inchiesta: addirittura 3 anni e 6 mesi per Gaetano Letizia, 3 anni per Brignola, 2 per Pastina in quanto collaboratore di giustizia. Forte, invece, non è stato riconosciuto come scommettitore e per lui è stato proposto un anno di stop dopo un accordo per la squalifica di 5 mesi non ritenuto valido dalla FIGC.
Il 29 luglio ci sarà un ulteriore interrogatorio, dove sarà ascoltato un amico dei quattro giocatori, non tesserato, che dovrebbe chiarire ulteriormente la vicenda. Entro 10 giorni verranno rese note le motivazioni della richiesta, con possibilità di inoltrare ricorso alla Corte d’Appello federale. Alcuni mesi fa era stata rigettata dalla Procura la richiesta di patteggiamento ante causa, che avrebbe dato loro possibilità di usufruire del 50% di sconto sulla squalifica, per Pastina e Forte. Ma ci sarà di nuovo questa possibilità, trovando un accordo a monte con la Procura.
Come riporta ‘Il Mattino’, chi non chiederà di patteggiare è Brignola che si ritiene estraneo ai fatti in quanto non esistono scommesse sportive a lui addebitabili, a differenza di Pastina (nel mirino 141 scommesse sul calcio di cui 10 relative a partite di serie C 2022/23) e Forte (7 scommesse di gare di A e B del 2022/23). Letizia si trova in una situazione molto simile. quella di Brignola, ma avendo a carico diverse intercettazioni. I club, nel caso in cui i calciatori venissero sanzionati con un provvedimento superiore a 6 mesi, avrebbero anche la facoltà di chiedere una riduzione dei compensi (portandoli al minimo sindacale) se non addirittura la risoluzione del contratto per giusta causa (ma solo dopo la sentenza definitiva).
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