Milan e Francia, un legame che proseguirà anche la prossima stagione, nonostante la partenza di Giroud. Con Pauluzzi de L’Equipe si parla di mercato rossonero con sfumature di ‘Bleue’
Non si è ancora scaldato il calciomercato del Milan, ma i prossimi giorni saranno quelli di Alvaro Morata, sempre più rossonero, e di Pavlovic, per il quale il Diavolo ha deciso di premere il piede sull’acceleratore.
L’estate, però, porterà il Diavolo ad affrontare altre questioni. Molte di queste hanno uno stretto legame con il mondo francese. Basti pensare al futuro di Theo Hernandez e Mike Maignan. I due giocatori, reduci dall’Europeo con la Nazionale di Deschamps, sono stati blindati da Zlatan Ibrahimovic, ma presto bisognerà affrontare il discorso rinnovi. Per parlare di questa situazione e non solo, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Valentin Pauluzzi.
Con il giornalista de L’Equipe che segue spesso il Milan, si è affrontato subito il discorso legato a Theo Hernandez e Maignan: “Mike ha giocato un ottimo Europeo, dopo una stagione col Milan con un rendimento più basso rispetto alle prime due e qualche piccolo infortunio – afferma il giornalista de ‘L’Equipe ai microfoni di Calciomercato.it -. Ha dimostrato di essere tornato al 100% fisicamente. Va detto, poi, che è stato il suo primo grande torneo con la nazionale francese dopo gli anni con Lloris. E’ un qualcosa che gli mancava nella sua carriera, a 29 anni; nessuno mette in dubbio le sue capacità, ma ovviamente rispetto magari ai vari Courtois e Donnarumma gli mancava la prova di una grande competizione estiva e lui l’ha superata alla grande”.
“Per quanto riguarda Theo, invece, è stato un buon Europeo – prosegue Pauluzzi -. E’ stato chiaramente usato in modo diverso rispetto al Milan, visto che Deschamps prima di tutto pensa alla fase difensiva e quindi aveva meno libertà in avanti. Però comunque penso che sia stato un torneo che l’abbia fatto crescere ulteriormente sul piano difensivo vista la mentalità della nazionale francese”. Per Theo Hernandez e Maignan la permanenza al Milan sembra ormai una certezza dopo le parole di Ibrahimovic: “Adesso sul loro rinnovo sono più fiducioso – afferma il collega -, se non si è mosso niente prima difficilmente penso che si muoverà qualcosa adesso, perché comunque la scelta di Fonseca desta curiosità tra i pilastri del Milan. Non penso che sia una delusione, anzi”.
Calciomercato Milan, centrocampo francese: il punto su Fofana e Rabiot con Pauluzzi
Con Valentin Pauluzzi si è poi affrontato il tema centrocampo, dove il Milan può parlare ancor di più francese. Il nome caldo per la mediana è infatti quello di Youssouf Fofana del Monaco: “E’ molto appetibile perché va in scadenza. Purtroppo si è visto poco agli Europei, ma non ci aspettavamo un ritorno in grande spolvero di Kante che era un po’ finito nel dimenticatoio nel campionato arabo quindi penso che sia difficile che sia aumentata la concorrenza per Youssouf. Quando un giocatore fa benissimo all’Europeo allora chiaramente è sotto la lente di tutti quanti. Fofana ha giocato poco e si è visto poco, quindi tanto meglio per il Milan che non vedrà crescere il suo cartellino. Per me è un giocatore che farebbe bene al Milan perché ovviamente sul piano difensivo avresti una diga davanti alla difesa. Verrebbe utilizzato titolare o meno, a seconda del piano tattico che hai in mente, ma Fofana è un giocatore davvero di grande utilità”.
Impossibile, poi, non fare un punto su Adrien Rabiot, per il quale il Milan ci ha fatto più di un pensiero, ma il suo futuro appare essere altrove: “Faccio fatica a immaginarlo in rossonero per il semplice motivo che si legge tanto del tetto degli ingaggi per un giocatore del Milan che sarebbe di 6,5 milioni, quelli di Leao per intenderci, mentre Rabiot alla Juve prendeva 7,5 milioni e a quanto pare ha rifiutato lo stesso stipendio. Quindi perché dovrebbe rifiutare 7,5 alla Juve, dove è un cardine della squadra che è tornata in Champions con l’entusiasmo dell’arrivo di Thiago Motta per andare al Milan a prendere di meno in un contesto diverso? E poi soprattutto a centrocampo, il Milan tra Reijnders, Musah, Bennacer, lo stesso Adli, che non dimentichiamo quanto abbia fatto bene, e Loftus–Cheek, non penso che sia un reparto in cui servono tanti investimenti, al netto del possibile arrivo di Fofana, che comunque è un profilo diverso”.
Per concludere si è parlato di attacco con Jonathan David, scomparso dai radar del Diavolo, ma che potrebbe tornare ad essere un’occasione, a buon prezzo, per completare il reparto offensivo con Alvaro Morata: “La scelta dello spagnolo la condivido per il semplice motivo che è andato via Giroud, un attaccante esperto, che andava sostituito anche da questo punto di vista dell’esperienza e Morata ne ha. Conosce benissimo il calcio italiano, è il capitano della nazionale spagnola quindi è un nome giusto. Io me lo farei anche bastare, anche perché oltre a Jovic, hai soprattutto Okafor, di cui si parla troppo poco e che ha una media gol altissima nel Milan perché ogni volta che subentrava segnava e che secondo me ha un potenziale che non è ancora stato sfruttato al massimo quindi avere due/tre punte o giocatori che possono giocare come punta, senza spendere troppo, ma spendendo in modo intelligente, mi sembra la scelta giusta”.