I diritti televisivi per la trasmissione delle partite sono un argomento spinoso un po’ ovunque: un accordo potrebbe rendere ancora più diseguale il sistema facendo finire tutto nelle mani delle big
Se Atene piange, si dice sempre, Sparta non ride. Così pare valere anche per l’Italia e la Francia, specie per quanto riguarda il mondo del calcio.
Se, infatti, i cugini d’Oltralpe sono riusciti a rispedire l’ondata nera rappresentata da Marine Le Pen, che sembrava dover soffiare dalle parti di Palazzo Borbone e Palazzo del Lussemburgo (rispettivamente la sede dell’Assemblea nazionale e del Senato francese), sia la nazionale di Didier Deschamps, sia quella di Luciano Spalletti non hanno certamente brillato agli Europei in Francia: gli azzurri sono usciti di scena agli ottavi di finale con la Svizzera, i galletti, favoriti per la vittoria finale, si sono arresi due turni dopo con la Spagna ma senza davvero entusiasmare.
Non è però quello che si è visto sul campo che ci accomuna, ma chi il campo dovrebbe farcelo vedere. Nell’ambito dei diritti televisivi, la Lega di Serie A, per quanto riguarda casa nostra, ha dovuto cedere a un’asta al ribasso per il triennio 2024-2027, affidandosi poi sempre a Dazn in esclusiva, la Ligue 1, amministrata dalla LFP di Vincent Labrune, ha fatto anche peggio.
La battaglia per i diritti televisivi in Francia rischia di estromettere dal tavolo i club più piccoli
Ieri, secondo quanto riportato da L’Equipe, ci sarebbe dovuta essere l’ennesima riunione in cui arrivare a una soluzione per quanto riguarda la trasmissione del massimo campionato francese da ora, e quindi dal 18 agosto quando prenderà ufficialmente il via, al 2029. Ma così non è stato, perché l’offerta di Dazn (375 milioni di euro per otto partite su nove) è ritenuta davvero troppo bassa, al punto che, come racconta da tempo il quotidiano sportivo, otto squadre rischiano anche il fallimento.
Del miliardo promesso solo a maggio del 2018 da Mediapro, d’altronde, è rimasto davvero poco – si potrebbe arrivare a 500 milioni rischiando con un canale della Lega, che si alleerebbe con Warner Bros e il suo servizio di streaming Max. Quanto alle altre, Canal+, tradita e abbandonata, ha disertato l’asta per concentrarsi soprattutto sulla nuova Champions League, e Amazon, non più interessata al prodotto dopo che hanno ottenuto il risultato sperato di far abbonare alla piattaforma i francesi, altrettanto.
Entro domenica, raccontano ancora dall’Equipe, dovrebbe però arrivare la fumata bianca, con la LFP che farà di tutto per salvaguardare tutte le società della Ligue 1.