La stoccata di Abodi: Gravina e Spalletti nel mirino

Il Ministro dello Sport Andrea Abodi non risparmia critiche a Gabriele Gravina e Luciano Spalletti: parole dure

Non sono certo al miele le parole che il Ministro dello Sport Andrea Abodi riserva al mondo del calcio in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’. Nel mirino finiscono soprattutto Gabriele Gravina e Luciano Spalletti per quanto fatto in seguito al disastro italiano ad Euro 2024.

Abodi contro Spalletti e Gravina
Andrea Abodi (LaPresse) – Calciomercato.it

Abodi attacca: “Dopo la sconfitta di Berlino è mancata l’autocritica, l’assunzione di responsabilità, un confronto in Consiglio federale, a partire da una relazione del presidente Gravina – le sue dichiarazioni -. La data delle elezioni, anticipate, come primo passo mi è sembrata una risposta istintiva”. Proprio l’accelerazione ha reso ancora più necessario l’emendamento Mulé, aggiunge il Ministro dello sport che si augura “che la norma, che verrà approvata nelle prossime ore, trovi attuazione immediata per libera volontà della Figc e delle sue componenti”.

Sempre sul presidente della Figc, Abodi prova a ipotizzare quel che farà in tema di ricandidatura: “Vuole evitare che qualcuno abbia il sopravvento. A me ha detto delle cose, sono convinto che dirà le stesse anche in pubblico”, bacchettandolo per la scelta di confermare il precedente sistema elettorale, definita “una fuga in avanti”.

Abodi contro Spalletti: “Mancata autocritica”

Ma non c’è solo Gravina nel mirino di Abodi che critica anche il commissario tecnico Spalletti per il modo di reagire alla sconfitta europea.

Abodi critica Gravina e Spalletti
Gravina e Spalletti (LaPresse) – Calciomercato.it

“Ho sempre espresso giudizi positivi su di lui, ma servono analisi e autocritica, che sono mancate. Quello che è successo – aggiunge – non può essere un semplice “capita” o “gli altri sono stati più forti”, noi siamo stati la versione peggiore di noi”. Il problema è che il ministro non sembra intravedere novità all’orizzonte: “Mi auguro che per la Nations League abbiano fatto tesoro della sconfitta – spiega -, ma a oggi non vedo segnali”. Non certo una prospettiva buona per il nostro calcio.

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