La Lazio lascia il ritiro di Auronzo di Cadore ed esplode la polemica: dichiarazioni al veleno contro i biancocelesti
La Lazio ha concluso il ritiro ad Auronzo di Cadore, in Veneto. La squadra biancoceleste è tornata a Roma, per proseguire con la seconda parte della preparazione in vista del campionato. Ma la partenza dal ritiro alpino è stata segnata da roventi polemiche.
Vecellio Galeno, sindaco di Auronzo, ha infatti rilasciato dichiarazioni al vetriolo sul club capitolino ai microfoni di ‘Radio Cortina’. “Per quanto riguarda la nostra amministrazione, la Lazio non verrà più ad Auronzo – ha spiegato – Quest’anno non si sono realizzate cose che ci eravamo prefissati da mettere in campo. Il Comune ha fatto il suo, loro non hanno raggiunto il loro scopo. Stiamo valutando altre strade, abbiamo un campo che è una eccellenza e altre squadre possono venire qui. Il ritiro della Lazio costa 40mila euro al giorno a questo Comune e si fermano due mesi di lavori pubblici”.
La società Media Sport Events, che si occupa di curare gli interessi della Lazio in merito al ritiro, per voce dell’amministratore delegato Giovanni Lacché ha replicato, d’altro canto, in questo modo: “Rimango basito, amiamo la città di Auronzo e ci siamo sobbarcati noi delle spese pur di fare questo ritiro. Negli ultimi 15 anni alla città e a tutta la zona circostante abbiamo portato un indotto stimato in 56 milioni di euro. Se non ci vogliono, però, non restiamo a dispetto dei santi, i problemi sono tutti ascrivibili al sindaco. La verità è che ci stanno boicottando”.