Per lo storico club non c’è altra speranza: la proprietà si arrende, ufficiale la retrocessione in Serie C
Il club alza bandiera bianca. Troppi debiti e nessuna possibilità imminente di un cambio di proprietà: da qui la decisione di rinunciare al ricorso e di accettare il verdetto con la retrocessione d’ufficio nella Serie C.
Il Bordeaux, storico club francese vincitore per sei volte del titolo, ripartirà dalla National 1, terza serie del calcio transalpino. La società, infatti, ha annunciato di aver ritirato il ricorso presentato contro la retrocessione decisa a tavolino per i troppi debiti del club. Una scelta che il patron Lopez ha preso dopo che era naufragata la trattativa per il passaggio della società al Fenway Sports Group, gruppo americano che detiene anche la proprietà del Liverpool in Inghilterra.
Dopo le retrocessioni amministrative nel 2021 e nel 2022, arriva la terza retrocessione fuori dal campo per il Bordeaux, società che milita in serie professionistiche dal 1937. Lo ha annunciato lo stesso club con un comunicato in cui si spiegano le ragioni dello stop al ricorso.
Bordeaux, accettata la retrocessione in National 1: i motivi
Nel comunicato pubblicato dal Bordeaux si parte proprio dalla scelta del FSG di abbandonare la trattativa che era ripresa negli ultimi giorni “nonostante – si legge nella nota – le assicurazioni fornite da diverse parti interessate”.
Proprio per questo motivo, “in assenza di nuovi elementi, il Bordeaux ha rinunciato all’appello presentato contro la decisione del DNCG del 9 luglio 2024″. In virtù di questa decisione i Girondini ripartiranno dalla Serie C francese e dovranno ora presentare il bilancio nuovamente presso la DNCG.
Il patron ha voluto però rassicurare tutti sul futuro della società: “Il periodo che si apre deve permettere al Bordeaux – conclude il comunicato di tornare più forte e al più alto livello. Il Club e il suo azionista assicurano i sostenitori, e tutte le parti interessate, della loro volontà di proteggere gli interessi del Club”.