Il presidente annuncia l’addio con una lettera: “Danno d’immagine e sopratutto economico di notevoli proporzioni”
La notizia era nell’aria da un po’, ma adesso è ufficiale: il presidente dice addio al club. Un addio che è legato a doppio filo alla impossibilità di far giocare la sua squadra nel ‘nuovo’ stadio. C’è il comunicato con cui il massimo dirigente si congeda dai tifosi andando all’attacco delle istituzioni calcistiche e non solo.
‘Terremoto’ a Taranto, Massimo Giove lascia la presidenza: “Sono stati anni meravigliosi – le sue parole in una lettera pubblicata sul sito del club pugliese – vissuti con grandi soddisfazioni e qualche amarezza che il calcio e lo sport in genere ci riservano. Siamo riusciti a riportare il Taranto Calcio, con grandissimi sacrifici, grandissima volontà ed impegno nel campionato professionistico dopo tanti, ma tanti anni, trascorsi nel campionato Dilettanti, conquistando sul campo, in quel famoso 13 Giugno, il primo posto e la promozione alla categoria superiore”.
“(…) Con grandissimo malessere e grandissima delusione mi spiace comunicare a tutti i tifosi che la mia missione, la mia carica e il mio attaccamento al nostro amato Taranto si concludono definitivamente in data odierna, con disimpegno totale al club. Questa dolorosa decisione nasce esclusivamente per la vicenda dei Giochi del Mediterraneo e precisamente la ristrutturazione dello Stadio Erasmo Iacovone“, l’annuncio di Giove.
“È noto a tutti che ho provveduto ad iscrivere il Taranto FC 1927 al prossimo campionato di Lega Pro, dopo aver avuto grandissime rassicurazioni da parte di tutti gli organi competenti che ci riportavano che avremmo continuato a giocare allo Iacovone nonostante la ristrutturazione in atto – prosegue la lettera dell’ormai ex numero uno del Taranto – Contrariamente da quanto espresso sempre dal Ministro Abodi, parole di cui io conservo traccia, ci troviamo oggi a fronteggiare una decisione assurda e catastrofica, quella di non poterci concedere lo stadio per la stagione corrente.
(…) Dopo aver ottenuto il TULPS dal Comune di Taranto, che ci consentiva di giocare le gare tra le mura amiche con una capienza di 10900 spettatori, ieri abbiamo ricevuto la comunicazione da parte del Comune di Taranto e dal Commissario Ferrarese che tutto ciò sarà possibile solo sino al 30 settembre. Questo diventa per il Taranto un danno d’immagine e sopratutto economico di notevoli proporzioni, in quanto nessun imprenditore che guida una squadra di Lega Pro, può resistere ad una situazione simile.
Considerando di non poter contare per le prossime due stagioni, sui nostri tifosi sugli spalti, di non poter contare su un budget di sponsorizzazioni e botteghino, ho deciso definitivamente di farmi da parte. Lascio spazio a questo meraviglioso stadio e mi astengo da dare valutazioni sul progetto e sopratutto sui costi”, conclude Giove.