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Deferimento Figc e rischio penalizzazione: ora è UFFICIALE

Il club italiano rischia una sanzione dopo essere stata deferita dal Procuratore Federale: c’è la risposta ufficiale

Il deferimento è ufficiale, ma nella sede del club si respira aria di fiducia e lo si dimostra con un comunicato dove viene spiegato con dovizia di particolari come sono andati i fatti.

Turris, deferimento e comunicato UFFICIALE
Logo Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

A far scoppiare il caso Turris è una nota della Figc in cui si annuncia il deferimento della società campana “a seguito di segnalazione della Co.Vi.So.C.” a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta. Il deferimento nasce da presunte violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro-tempore Antonio Piedepalumbo, all’epoca dei fatti amministratore unico.

In particolare l’accusa è di aver “violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per aver provveduto, in data 1° luglio 2024, al pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati relativi alla mensilità di maggio 2024 attraverso bonifici bancari addebitati sui conti correnti diversi dal conto corrente dedicato” ai suddetti pagamenti. Insomma, alla Turris hanno usato dei conti correnti diversi per pagare gli stipendi. Un’infrazione alle regole che la società ha ammesso, spiegandone però le motivazioni.

Turris, il comunicato UFFICIALE dopo il deferimento

La società, infatti, dopo il deferimento ha pubblicato un comunicato in cui spiega il motivo che ha spinto i dirigenti ad utilizzare conti diversi da quello dedicato.

La Turris spiega di essersi trovata “causalmente, si è trovata nell’impossibilità di ricevere ed effettuare pagamenti da conto corrente dedicato” che era stato chiuso il 30 giugno. Per questo la società “si è adoperata tempestivamente presso la Banca Intesa s.p.a. – Filiale Imprese di Napoli, per l’apertura dei nuovi conti correnti che ha richiesto alcuni giorni”. Così “al fine di evitare punti di penalizzazione” in attesa dell’apertura dei nuovi conti correnti, ha provvedimento i pagamenti degli stipendi, delle ritenute e degli oneri previdenziali da conti correnti diversi da quello dedicato.

La società ritiene l’operazione legittima, anche se è consapevole “che tale modalità avrebbe potuto esporre la società ad eventuali sanzioni pecuniarie”. La Turris però è pronta a difendersi davanti al Tribunale federale e si auspica che i giudici federali tengano conto “della sostanza dell’operazione (il pagamento degli stipendi) piuttosto della forma (il pagamento non da conto dedicato)”.

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