Bufera contro DAZN per l’ultima partita disputata dalla Juventus a Pescara, contro il Brest: ecco cos’è successo
Tra due settimane comincia la nuova stagione di Serie A e chiaramente tutte le gare di campionato saranno visibili su DAZN. Per questa nuova annata, l’emittente streaming ha annunciato modifiche dei prezzi sugli abbonamenti, oltre a delle chiare modifiche della linea editoriale.
Diversi giornalisti e conduttori della squadra di DAZN sono stato tagliati, lasciando perplessi non solo gli abbonati, persino il sindacato e la Federazione nazionale della Stampa italiana, che chiaramente si è domandata come si possa garantire alto il livello di informazione, licenziando un’importante fetta di operatori della comunicazione.
I primi effetti di questi licenziamenti, stando a quanto espresso da Paolo Ziliani su X, si sono visti proprio durante l’amichevole tra Juventus e Brest. Infatti, il giornalista ha descritto dettagliatamente alcuni eventi che si sono presentati nel corso del match, evidenziandone una scarsa qualità. Tanti commenti anche da parte di abbonati e tifosi.
La gara terminata 2-2 all’Adriatico di Pescara ha imbarazzato alcuni spettatori televisivi per quanto si è visto. Innanzitutto, è stato rispettato un minuto di silenzio per la scomparsa di Bruno Garzena, ex calciatore bianconero. Tuttavia, il telecronista impegnato per la sfida, non ha comunicato prontamente ai telespettatori e abbonati il motivo del minuto di raccoglimento, dimostrando di fatto che la telecronaca fosse negli studi e non in diretta dal campo.
Solo dopo circa 7 minuti di gioco, lo stesso cronista ha spiegato perché i giocatori della Juventus indossassero la fascia al braccio. E anche la grafica in sovraimpressione non ha aiutato il telecronista, che per i primi minuti non aveva cronometro e tabellino a suo favore. Così chiaramente per i telespettatori, che di certo si saranno visti spaesati.
L’attenta analisi di Paolo Ziliani ha scatenato aspri commenti contro DAZN, che inizia forse con il piede sbagliato la nuova stagione, tra prezzi degli abbonamenti, tagli ed errori. “Prevedo che il baraccone salti a metà stagione” – scrive un utente su X. Più duro il commento di un altro follower del giornalista: “E’ c’è gente che paga questo scempio”. Insomma, un primo passo falso per l’emittente streaming, che avrà i diritti televisivi sul campionato italiani fino al 2029.
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