Il club sprofonda sempre di più in una crisi che sembra non avere fine e rischia di non presentarsi al primo impegno stagionale
Nonostante il lavoro sul campo sia iniziato solo da poche settimane, il club rischia già di mandare in aria un’intera stagione. La bufera che ha colpito la società nei giorni scorsi ha infatti destabilizzato l’intero ambiente: dall’addio ufficiale del presidente, alla penalizzazione in arrivo per gli stipendi non pagati ai propri tesserati.
Tutto questo ha coinvolto il Taranto, club storico che milita nel campionato di Serie C ma che rischia seriamente di andare incontro ad un finale da incubo. Lo scorso 31 luglio, infatti, a dare il via allo tsunami erano state le dimissioni improvvise rassegnate dal presidente Massimo Giove. L’ormai ex numero uno aveva contestato l’impossibilità di giocare in casa da ottobre in avanti, provocando anche una durissima reazione da parte del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
A peggiorare la situazione, poi, la penalizzazione in arrivo per la grana societaria legata al presunto mancato pagamento degli stipendi di giugno entro il termine ultimo previsto per il 1° agosto. Un ritardo che dovrebbe comportare una penalizzazione alla classifica del Taranto tra i quattro e i sei punti, da mettere a referto per la stagione che sta per iniziare. A peggiorare ancor di più il grande caos che si è generato, sono stati gli addi a catena dei primi tre calciatori: oltre al capitano Calvano, anche Soncin e Schenetti hanno salutato.
Nonostante la fuga dei primi calciatori, il tecnico Eziolino Capuano aveva inizialmente respinto l’ipotesi dimissioni.
Anche intorno all’allenatore, però, è nato un nuovo caso: come riportato da ‘Il Messaggero’, sia Capuano che il suo vice Cosimo Zanga avrebbero deciso di disertare gli allenamenti gli allenamenti di questa settimana, presentando un certificato medico al club come giustificazione alla loro assenza. Grande incertezza, dunque, regna intorno al primo impegno stagionale fissato sul calendario del Taranto, vale a dire il primo turno di Coppa Italia di domenica 11 agosto sul campo del Benevento. Senza un allenatore – almeno per il momento – in panchina e con i calciatori in costante fuga, è seriamente a rischio la disputa della gara tra le due formazioni della terza divisione italiana.
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