Klinsmann, la grande umiliazione per l’eroe dell’Inter: cosa fa oggi

Jurgen Klinsmann è stato un grande campione per la Germania e si è messo in evidenza anche all’Inter: cosa fa oggi e la grande umiliazione che ha dovuto subire

Tra gli eroi dell’Inter anni ’90, Jurgen Klinsmann ha avuto grande risalto e valore nelle vittorie dei nerazzurri, in un’era in cui i tedeschi hanno fatto decisamente bene nella sponda blu di Milano. L’attaccante ha fatto discutere parecchio per il suo stile di gioco, ma i risultati di certo in carriera non sono mancati.

La più grande umiliazione di Klinsmann
Klinsmann con la maglia dell’Inter (LaPresse) – calciomercato.it

Con la Germania è riuscito a vincere il campionato del mondo 1990 (come Germania Ovest) e il campionato d’Europa 1996. Nel triennio all’Inter, dal 1989 al 1992, ha vinto la Supercoppa italiana e la Coppa UEFA, andando a segno 34 volte in 95 presenze. Dopo il folgorante inizio a Stoccarda, non proprio il massimo dal punto di vista realizzativo, ma il meglio doveva ancora arrivare.

Dopo il Monaco e la prima parentesi al Tottenham, ha vestito la maglia del Bayern Monaco dal 1995 al 1997, e proprio nel 1995 è arrivato secondo nella classifica del Pallone d’Oro confermandosi uno dei migliori calciatori al mondo. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, per lui le sorprese non sono mancate, e anche un clamorosa umiliazione.

Il passato di Klinsmann e la recente umiliazione in panchina

Sono state diverse le attività a cui si è dedicato Klinsmann dopo il ritiro. Innanzitutto, ha avviato un’interessante carriera come commentatore televisivo: l’abbiamo visto in quei panni per ESPN, ma anche per la rete televisiva tedesca RTL. È stato dirigente sportivo e soprattutto allenatore, anche se sicuramente le cose non sono andate benissimo per lui in tal senso.

Cosa fa oggi Klinsmann
Jurgen Klinsmann (LaPresse) – calciomercato.it

Si è seduto sulla panchina della Germania dal 2004 al 2006, poi ha scelto il Bayern Monaco, tappa che poteva essere decisiva per la sua ascesa. In realtà è rimasto in Baviera solo dal 2008 al 2009 nella delusione generale, prima di iniziare una lunga avventura per la nazionale degli Stati Uniti dal 2011 al 2016.

Nel 2019 ha riprovato in Germania, stavolta per l’Hertha Berlino, e mettendo in cascina un altro disastro. Ma l’umiliazione più grande l’ha avuta nella breve parentesi sulla panchina della Corea del Sud. Chung Mong-gyu, presidente della Federcalcio coreana (Kfa), infatti, ha annunciato il clamoroso esonero in conferenza: “Klinsmann non è stato all’altezza delle nostre aspettative di allenatore della nazionale, né ha dimostrato leadership. Abbiamo deciso che Klinsmann difficilmente potrebbe migliorare come capo allenatore, in termini di capacità ed etica del lavoro”, parole fortissime che sicuramente il tedesco non avrà preso bene.

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