Nuova stoccata alla Juventus per le difficoltà nel cedere i tanti giocatori fuori dal progetto di Thiago Motta: “Una provinciale”
Mercato in fermento per la Juventus. Giuntoli ha tante grane da risolvere e sta provando ad accelerare visto che il mercato chiude tra venti giorni. Serve un difensore dopo che è sfumato Todibo, Koopmeiners è un chiodo fisso e i bianconeri sperano di riuscire a chiudere sfruttando la rottura tra il calciatore e l’Atalanta, mentre in attacco si continuano a trattare diversi esterni, da Nico Gonzalez a Galeno e Francisco Conceicao.
Problemi ci sono però anche in uscita dove i giocatori da piazzare sono davvero tanti. C’è il caso Chiesa da risolvere, con l’agente atteso in Italia per provare a sistemare la questione. Ma in partenza e fuori dai progetti di Thiago Motta, ci sono anche altri calciatori: da Szczesny a Milik, poi Rugani, Arthur e ancora De Sciglio. Una situazione complicata che richiede un’accelerazione e che mette sotto ‘accusa’ lo stesso Giuntoli per il mercato fin qui fatto.
Juventus, mercato da “provinciale”: attacco a Giuntoli
A lanciare l’accusa al Football Director bianconero è il giornalista Sandro Sabatini, intervenuto a ‘Radio Radio’.
“Non discuto che la Juventus ha le idee chiare – dice sulle cessioni bloccate e i calciatori fuori dal progetto – , discuto il fatto che queste idee le hanno messo in pratica in maniera provinciale”. Un attacco che viene poi ulteriormente specificato e diretto proprio a Giuntoli: “Al momento il suo operato è insufficiente, stavo per dire un disastro ma mi sono trattenuto. A vendere i giovani sono buoni tutti: il bravo direttore sportivo è quello che riesce a comprare inserendo qualche Milik, qualche Kostic“.
Bocciato Giuntoli, quindi, soprattutto per le mancate cessioni ma il mercato non è ancora chiuso. Da qui al prossimo 30 agosto c’è tempo e modo di cambiare i giudizi e la rosa della Juventus.