Jannik Sinner è sceso in campo a Montreal, provando la riscossa dopo le Olimpiadi ma si è dovuto arrendere nella notte a causa del doppio match in poche ore causa pioggia
Assente alle Olimpiadi per una tonsillite, con relativo carico di rimpianti e di polemiche, Jannik Sinner vuole riprendere un filo interrotto e per farlo è sceso subito in campo in Canada, nel Masters 1000 di Montreal. L’altoatesino è tornato a giocare dopo un mese dalla dolorosa eliminazione ai quarti di finale a Wimbledon, con l’intenzione di legittimare e confermare la posizione numero uno nel ranking ATP.
Fondamentale era far bene a Montreal per dare seguito a quanto accadde dodici mesi fa a Toronto, quando Jannik conquistò i 1000 punti del suo primo torneo Masters in carriera, ma anche per mettere nelle gambe partite in vista degli appuntamenti ancor più importanti di Cincinnati e degli Us Open, per concludere il grande trittico sul cemento americano. Le possibilità di andare molto avanti in tutti i tornei e mettere in cascina punti preziosi ci sono tutte, già a partire da Montreal dove però fattori anche esterni hanno portato a una prematura eliminazione. Dopo essere avanzato fino ai quarti di finale, il tennista altoatesino ha ceduto il passo al russo Rublev, costretto a un vero e proprio forcing fisico.
A causa dei ritardi per la pioggia, infatti, per recuperare sulla tabella di marcia Sinner ha battuto prima il cileno Stabilo in maniera abbastanza agevole, ma nel giro di poche ore è dovuto tornare subito in campo per affrontare il tosto Rublev, tra l’altro in giornata ‘sì’. Dopo quasi due ore di gioco contro il russo, sommate alle scorie della tonsillite e l’altro match sulle gambe, Sinner non ha retto. Il numero uno del mondo ha perso 6-3, 1-6, 6-2 dimostrando più volte durante la partita di essere molto affaticato, piegato spessissimo sulle ginocchia. Un peccato vista anche l’assenza di Djokovic e Alcaraz che poteva spalancargli le porte. Tutto rimandato a Cincinnati, dove mancherà ancora il serbo, oro olimpico a Parigi. In Canada però c’è ancora Italia, visto che Rublev dovrà vedersela con un magnifico Arnaldi che ha eliminato Nishikori.
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