Non ci sono speranze per evitare la penalizzazione in classifica: il dirigente ammette che ci sarà la sanzione
Il campionato inizierà con il segno meno in classifica. Inutile dare false speranze ai tifosi, inutile illudersi se il regolamento parla chiaro: il pagamento degli stipendi è arrivato in ritardo ed allora non c’è possibilità di evitare la penalizzazione.
In casa Taranto sanno bene che il prossimo campionato sarà di sacrificio e sofferenza e Lucchesi, direttore generale che dovrà traghettare la società verso una nuova proprietà, non si nasconde e ufficializzato la penalizzazione in arrivo. Ma proviamo a fare ordine in una vicenda che tiene banco da settimane: a fine luglio, il presidente Giove ha annunciato le dimissioni dopo aver saputo che la società non potrà usufruire dello stadio per due anni a partire da ottobre.
È l’inizio di una crisi che si aggrava nei giorni successivi con gli stipendi di giugno che non sono stati pagati in tempo utile (scadenza 1° agosto) e il fuggi fuggi dei giocatori che scappano via da una situazione complicata. Capuano non si dimette, ma presenta un certificato medico che obbliga i pugliesi a mandare Cazzarò in panchina contro il Benevento, con una formazione imbottita di giovani.
Al di là della pesante e scontata sconfitta contro i sanniti, è il campionato il pensiero principale del nuovo direttore generale Lucchesi che in conferenza stampa non ha potuto far altro che confermare l’arrivo della penalizzazione in classifica.
“Il nostro obbiettivo sportivo sarà la salvezza, non sarà facile anche perché partiamo dalla penalizzazione in classifica” le dichiarazioni del dirigente rilasciate nei giorni scorsi. Una penalizzazione che potrebbe andare dai 4 ai 6 punti e che non potrà essere evitata vista la vicenda stipendi. Partenza ad handicap quindi, mentre lo stesso Lucchesi dovrà capire che succederà con Capuano: “Se presenterà un altro certificato medico – le sue dichiarazioni – sarà esonerato”. Un altro problema per una società che lo scorso anno è arrivata ai playoff e che ora vive un momento particolarmente complicato.
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