Lazio, Fabiani avvicina Dia e blinda Mandas. Poi parla di Folorunsho

Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani si è soffermato sul calciomercato biancoceleste a margine delle presentazioni di quattro nuovi calciatori

Dopo le conferenze stampa dei quattro nuovi calciatori della Lazio, il ds biancoceleste Angelo Fabiani si è trattenuto a parlare del mercato e dei possibili nuovi colpo a Formello.

Fabiani (Credit SS Lazio)

Novità su Dia? “È stato talmente bravo ieri che la Salernitana ha ritenuto di non venderlo (ride, ndc). Ci stiamo lavorando, stiamo lavorando con l’entourage, mancano dettagli mentre con la Salernitana l’accordo è praticamente raggiunto. In queste ore stiamo parlando con gli agenti del calciatore”.

I tempi? “Nel giro di un giorno o due sarà dentro o fuori”.

Folorunsho è una possibilità? “È un giocatore importante che io apprezzo tantissimo, ma bisogna anche seguire alcune logiche. Non ogni volta che viene fuori un giocatore visogna fiondarcisi, perché c’è un problema di lista anche se lui è prodotto del vivavio, ma c’è una problematica dal punto di vista numerico. Però è un ottimo elemento”.

Cessioni? “Stiamo ultimando la cessione di Cancellieri al Parma, ci sono altre trattative, conto di fare uscire altri 3-4 giocatori che purtroppo non trovano spazio nel nostro gruppo perché siamo numerosi e ci sono delle regole”.

Sono arrivate offerte per Mandas, rimane? “Non è sul mercato. Come tutti gli altri che hanno avuto richieste, la decisione della proprietà e mia è di non toccare nulla. Stiamo cercando di ricostruire un percorso, aprire un nuovo ciclo e questo ciclo vede coinvolti molti di questi calciatori. Bisogna avere pazienza, aspettare questi ragazzi. Si valuta di mandarlo in prestito? No, è stato tolto dal mercato. Abbiamo due ottimi portieri, uno è Provedel e l’altro è Mandas che ha fatto parlare di sé buttandolo dentro in partite anche rischiose e lui ha risposto bene. Ha attirato attenzioni su di sé ma non per questo ogni giocatore che viene osservato siamo disposti a cederlo. Il futuro di Mandas è alla Lazio”.

La Lazio rimane con i quattro terzini più Tavares? “Io posso dire che le idee della società sono abbastanza chiare e si sposano con quelle dell’allenatore, si sposano con le linee guida del nostro tecnico. Si cercava di un esterno, un difensore, un centrocampista, fa parte del gioco per sviare alcune tematiche del mercato che è tutt’altro che semplice. Sui terzini mi auguro che Tavares quanto prima entri a far parte del gruppo da un punto di vista dell’utilità. Purtroppo l’avete visto, ha un fisico importante, determinati carichi di lavoro possono creare problemini. Non ha nessun tipo di problema di carattere muscolare, ma degli affaticamenti. Con un eventuale ingresso di un over dobbiamo sacrificare altri giocatori, perché la lista è spietata. Devono essere 22 e quelli dovranno essere”.

C’è la volontà di puntare su un profilo come Greenwood, ad esempio Cherki? “Greenwood lo abbiamo trattato, poi non se n’è fatto niente all’ultimo non per colpa della Lazio. Era un profilo interessante, quest’anno ci è stato riproposto se poteva interessarci e poi ha preferito andare al Marsiglia. I migliori affari sono quelli che non si fanno”.

Avete già in mente chi possano essere i giocatori da tagliare o mettere sul mercato negli ultimi giorni? “Dobbiamo fare considerazioni con l’allenatore, poi a malincuore bisognerà prendere delle decisioni. Ma mi preoccupo poi, non ora. Inutile palare di chi può essere o non può essere. Il mister ci ha chiesto un calciatore, ci stiamo lavorando”.

Il ruolo di Cataldi? “Cataldi è un giocatore che fan parte del gruppo della Lazio, non per il nome. Io ho detto che la Lazio ha iniziato un nuovo percorso con un nuovo metodo. Sono andati via giocatori importanti come Milinkovic, Immobile, Anderson. Quindi si è aperta una nuova era. Tutti gli altri oltre Felipe Anderson hanno avvertito il desiderio di cambiare casacca. Chiedo un po’ di pazienza, di dare tempo a questi ragazzi che abbiamo preso, anche lasciandoli sbagliare. Abbiamo abbassato l’età media, quando c’è un rinnovamento qualche scossone c’è, vivremo di alti e bassi e non ci dovremo esaltare o deprimere. Il tempo gioca a favore di questi ragazzi, abbattendo l’età media. Eravamo l’ottava squadra in Europa per età anagrafica e l’abbiamo abbassata. Abbiamo preso ragazzi a cui va dato tempo”.

Hysaj? “È della Lazio come tutti, oggi non c’è nulla di nuovo sotto l’ombrellone. Poi lo decideremo insieme all’allenatore”.

Castellanos ha un prezzo? C’è una cifra indecente per cui può essere venduto? “La volontà è di non cedere nessuno. Poi tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Quello che vogliamo è costruire un percorso con tutti quelli che abbiamo preso e farli crescere, poi se qualcuno viene e dice che vuole andare via prendiamo in considerazione tutto. Oggi la volontà è costruire, non ridimensionare. Ci vuole un po’ di pazienza e tempo, concediamo anche a questi ragazzi il beneficio di qualche errore e di partite storte. Sono convinto che faranno molto bene. Il tempo non lo so, ma un nuovo ciclo non si può basare su mesi o un anno, i cicli sono fatti almeno di 3 anni. Mi auguro che il buon Signore stia anche dalla nostra parte. Ogni volta che prendo un giocatore faccio il segno della croce perché magari si possa ripetere. Stiamo sempre nel campo di calcio giocato, non c’è una scienza esatta. Speriamo che le scelte fatte corrispondano alle nostre aspettative. Non voglio parlare di obiettivi, ma dobbiamo essere una squadra operaia, per conseguire risultati importanti. Con la strafottenza, i se e i ma e i nomi non si va da nessuna parte”.

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