A due giorni da Napoli-Bologna, la prima di campionato al Maradona, Antonio Conte presenta la partita in conferenza stampa: la diretta testuale
Dopo la tremenda sconfitta per 3-0 contro il Verona alla prima giornata, il Napoli ritorna in campo contro il Bologna, ma davanti ai propri tifosi. Antonio Conte potrà contare sul recupero di Alessandro Buongiorno, out domenica scorsa per infortunio.
Domenica 25 agosto alle ore 20:45 gli azzurri proveranno a portare a casa i primi tre punti stagionali. Nelle ultime uscite, tra amichevoli, Coppa Italia e campionato, sono emerse tutte le difficoltà di una rosa che gioca senza il suo centravanti titolare di riferimento. Osimhen continua ad essere inutilizzabile per ovvie ragioni di mercato, mentre per Lukaku non è stata ancora trovata l’intesa con il Chelsea. Addirittura, a seguito della brutta sconfitta a Verona, si è ipotizzato che Antonio Conte potesse non essere soddisfatto, anche per via di un mercato che tarda a decollare, e che sarebbero arrivate le dimissioni se le cose sarebbero continuate in un certo modo.
Si aspettava questa situazione della rosa? “Indirizziamo subito la conferenza. La settimana scorsa, la conferenza stampa è stata incentrata solo sul mercato e abbiamo parlato zero di calcio. E alla fine è successo quello che è successo. Riguardo al mercato dovete chiedere al club, a chi fa il mercato. Voglio parlare della partita contro il Bologna. Cerchiamo di concentrarci sul discorso partita”.
Che tipo di impressione ha avuto dai suoi calciatori? “Con il Verona ci sono state due partite. Nel primo tempo il Napoli ha fatto il Napoli. Ha comandato, non ci hanno mai tirato in porta. Nel secondo tempo c’è stata una partita totalmente diversa, sembrava essere tornati all’anno scorso. Ha risvegliato vecchi scheletri. A fine partita era tassativo, era d’obbligo essere delusi. Pensavo che tante cose fossero andate cancellate, invece sono riemerse. Io ho basato la ricostruzione del Napoli su un gruppo di dieci-dodici giocatori, che hanno scritto una pagina di storia importante del club. Sono ragazzi super per bene, c’è grande applicazione in allenamento, e hanno anche capito subito il disagio del secondo tempo contro il Verona. Questa settimana stiamo lavorando bene, come abbiamo fatto anche in precedenza. Non mi desta preoccupazione come lavoriamo. Mi ha fatto piacere come hanno preso coscienza di quello che è successo, e sono convinto che non vorranno ripetere queste situazioni. Ho grande disponibilità da parte dei calciatori e per questo sono molto contento. Io ho lo zoccolo duro, di ragazzi che hanno a cuore Napoli. Ho grande fiducia. Ma faccio fatica a trovare questa fiducia nell’ambiente, a livello di media. Ma noi dobbiamo avere fiducia”
Come si affronta la partita contro il Bologna? “E’ un ottima squadra, finita in Champions League. Nell’ultima partita al Maradona hanno vinto per 2-0. E’ una squadra fisica, che gioca con un livello molto intenso. E’ brava nel ripartire e dobbiamo fare molta attenzione. Dev’essere giocata al 110% da parte nostra. Per questa ragione, è importante che il Maradona faccia il Maradona. Ci sono tre punti e tutti dobbiamo dare un segnale”.
Le condizioni di Buongiorno? “Si sta allenando, valuteremo. E’ un giocatore importante, ha avuto un buon impatto nel primo periodo”
David Neres che tipo di calciatore è? “E’ un giocatore con qualità, è bravo nell’uno contro uno, bravo ad attaccare lo spazio. Può giocare sia nel ruolo di Kvaratskhelia, sia in quello di Politano. L’abbiamo preso dopo un bel corteggiamento durato da un po’. Avrà bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi. Sarà convocato contro il Bologna”
Cos’è successo nel secondo tempo di Verona? “Quando a volte si fanno brutte prestazioni ci rifugiamo nei discorsi fisici, dando colpa ai carichi di lavoro. Abbiamo corso come i giocatori del Verona, ma avevamo il 70% di possesso palla. Abbiamo dimostrato di non essere pronti a prendere un cazzotto. I cazzotti si prendono, ma si cerca di stare in piedi e se si cade, ci si rialza. E’ accaduto che al primo cazzotto ricevuto, siamo andati giù e abbiamo ricevuto altri due cazzotti. Dobbiamo lavorare su un aspetto che non potevo conoscere. Per certi versi è stato un bene che sia arrivato questo cazzotto, perché ci ha riportato alla realtà. Forse, ha riportato i calciatori alla realtà. Questo è un gruppo che ha qualità, con calciatori di buoni lavoratori. Quello che è accaduto a Verona non può accadere”.
Preoccupato dagli 0 gol contro Modena e Verona? “I dati sono importanti. Sono state entrambe partite condotte da noi. Però questo è un dato che c’era anche l’anno scorso. Siamo finiti 10° avendo il maggior possesso palla. Per certi versi, questa situazione è avvenuta in queste due gare. Abbiamo avuto occasioni, ma senza concretizzarle. Bisogna essere più cattivi sotto porta, bisogna avere la freddezza di valorizzare le occasioni al massimo”
Rafa Marin lo vedremo in campo? “E’ un calciatore giovane, che ha avuto la sua esperienza importante con l’Alaves. Per lui stessa ammissione ha detto che all’Alaves faceva un calcio difensivo, ma noi abbiamo bisogno anche di giocatori bravi in fase di costruzione. E’ un ragazzo che dal punto di vista fisico è migliorato tantissimo, sta migliorando. E’ un ragazzo di prospettiva. Deve crescere. Mi aspetto che continui a farlo”.
Ha parlato di uomini per bene, ma è un complimento nel calcio di oggi? “Quando parlo di persone per bene, parlo di uomini veri. A volte incontri anche delle m**de. Quando hai delle difficoltà e hai degli uomini, ne esci. Ma se non li hai, ti buttano ancor di più in difficoltà”
Nelle ultime settimane qualcuno ha detto che se Conte non dev’essere accontentato, c’è il rischio prenda decisioni diverse. Lei è dentro al progetto Napoli a prescindere dal mercato? Quello che voglio dire, a prescindere da quello che accadrà sul mercato, ho preso un impegno morale, umano. Non solo con Napoli e con il tifoso napoletano. Ho sentito grande affetto, senza aver dato nulla a questa squadra. E voglio dire che ho preso un impegno umano nei confronti dei calciatori sul quale voglio ricostruire questo progetto, che ho fortemente voluto restassero qui e che avrebbero potuto lasciare il Napoli. Qualsiasi cosa accada, io sarò qui, a testa bassa. Farò il possibile e l’impossibile per riportare il Napoli dove merita. Bisogna avere pazienza. Dobbiamo anche essere positivi e credere in quello che stiamo facendo. Posso dire che ci stiamo rompendo la schiena, stiamo sempre qui a Castel Volturno. Ecco perché sono fiducioso, perché vedo l’ambiente che c’è qua dentro e che sta soffrendo. E che non vede l’ora di uscirne. Ma ho anche detto che non partiremo a duemila. Questo non significa che non arriveremo a duemila, ma lo faremo lavorandoci con un gruppo forte e molto unito”
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