Un episodio non potrà mai essere dimenticato nel calcio: quella volta che la partita è stata sospesa per un motivo davvero incredibile
La seconda giornata di Serie A è iniziata da poco, come se non ci fossero ancora le vacanze, il mare, le escursioni e le serate, ma si sia già nel pieno degli eventi, almeno per qualcuno. Il programma è ricco già per questo weekend, con il calciomercato ancora aperto e diverse squadre che potrebbero ancora cambiare degli elementi decisivi per il loro percorso.
Quando la ruota corre, a volte ci si può anche fermare e pensare a ciò che è successo in passato, e a volte ci è capitato di raccontare anche eventi curiosi e che hanno attirato le attenzioni del pubblico. Oggi torniamo al 2014 e in particolare in un match di Europa League tra Borussia Monchengladbach e Villarreal, partita terminata con il risultato di 1-1.
Non sono state tanto le emozioni in campo a dominare la scena, quanto ciò che di improvviso e inaspettato è successo a un certo punto sul terreno di gioco e che ha costretto l’arbitro della partita a sospendere il match. Alcuni hanno scritto che è stato un momento che è entrato negli annali, altri semplicemente hanno sgranato gli occhi per la sorpresa.
Quella volta che… Partita sospesa per un cellulare in campo
Non ce ne vogliano gli allora protagonisti in campo di Borussia e Villarreal, ma in pochi oggi starebbero ancora parlando di quell’incrocio europeo, se non fosse accaduta una cosa del genere. Al 74esimo minuto di gioco, quasi all’improvviso, e dopo che il secondo tempo era iniziato da un bel po’, Granit Xhaka, che all’epoca giocava in Germania, ha trovato un Iphone sul terreno di gioco.
La partita si è fermata e il centrocampista l’ha consegnato direttamente all’arbitro per capire il da farsi. Il direttore di gara non ha potuto trattenere lo stupore e l’ha dato a sua volta al quarto uomo. Proprio quando il mistero sembrava risolto e la partita pareva poter riprendere, l’arcano è stato definitivamente archiviato.
Il medico sociale del Villarreal, infatti, è andato dal quarto uomo a reclamare il dispositivo, tentando di dimostrare che l’oggetto fosse suo. Probabilmente l’aveva perso dopo essere entrato in campo per soccorrere un calciatore del sottomarino giallo: di certo, è stato un episodio atipico e che, per certi versi, può essere definito indimenticabile.