Addio a Eriksson: la malattia, il tumore al pancreas e l’ultimo saluto

Sven-Goran Eriksson è morto, raccogliendo il dolore di tutto il mondo del calcio: di quale patologia soffriva l’ex allenatore di Roma e Lazio

Chiunque abbia ascoltato, anche solo per un minuto, un’intervista, un video o qualsiasi testimonianza di Sven-Goran Eriksson non può che essersi innamorato di una persona dalla carica umana pazzesca, dentro e fuori dal campo. Purtroppo l’eroe che ha condotto al successo la Lazio, ma in Italia è ricordato con grande piacere anche dalla Sampdoria, oltre che dalla Roma e dalla Fiorentina, è morto a 76 anni, come vi abbiamo detto pochi minuti fa.

Eriksson è morto a 76 anni
Sven-Goran Eriksson è morto a 76 anni (Ansa Foto) – calciomercato.it

Il suo ricordo resterà sempre indelebile, non solo per quanto fatto a bordo campo, dato che è riuscito a essere un esempio storico e un modello su come si affronta la professione di allenatore, ma anche per l’uomo che è stato. Il suo sorriso, la sua leggerezza, una saggezza che solo i più intelligenti possono avere sono valori da non disperdere per strada, e sicuramente non lo faranno i suoi calciatori, che sono sempre stati legatissimi al tecnico.

La sua malattia non era per nulla una novità, purtroppo. Da tempo sapeva di essere un malato terminale e l’aveva annunciato al mondo prima che i media iniziassero a speculare sul suo stato di salute, dimostrando grande lucidità. Ha voluto passare i suoi ultimi anni in tranquillità, togliendosi anche qualche soddisfazione, tra cui allenare il Liverpool almeno per un giorno – era un grande tifoso dei Reds. Al mondo del calcio non resta che un vuoto incolmabile, che solo il suo ricordo saprà lenire.

La malattia di Eriksson e l’ultimo saluto al mondo

Eriksson amava tenersi in forma e una mattina era uscito per la sua consueta corsa da cinque chilometri, tanto per non perdere l’abitudine. Il giorno dopo, però, la sua vita era totalmente cambiata. In seguito a degli accertamenti, dopo un collasso, ha scoperto di aver avuto un ictus e di soffrire di un tumore al pancreas.

La malattia di Eriksson
Il saluto di Eriksson ai tifosi della Lazio (Ansa Foto) – calciomercato.it

Si tratta di una delle neoplasie più letali per l’uomo, ancora oggi con tassi di mortalità parecchio alti, soprattutto rispetto ai corrispettivi in altri organi. I medici gli hanno comunicato che il cancro non era operabile, e ha fatto ben presto metastasi al fegato e ai polmoni. Da lì in poi, l’ex allenatore scandinavo è diventato un malato terminale.

Di lui ci resterà l’ultimo saluto che ha mandato al mondo in un documentario che uscirà su Amazon Prime: “Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete alla vita. Grazie di tutto: allenatori, giocatori, il pubblico, è stato un viaggio fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela fino alla fine. Ciao“. E ora addio, Sven.

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