Milan, con Fonseca rischia anche Ibrahimovic: “È un mezzo disastro”

Ibrahimovic, nel suo nuovo ruolo di dirigente del Milan, ora viene messo in discussione: “Deve spiegare certe scelte”

Zlatan Ibrahimovic è stato un enorme accentratore mediatico nel corso della sua carriera da calciatore e da dirigente non è certo da meno. Da quando è tornato in società ha oscurato tutti gli altri dirigenti da un punto di vista mediatico e si è preso la responsabilità di parlare ai media.

Milan, con Fonseca rischia anche Ibra: "È un mezzo disastro"
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Anche per questo, però, ora è tra i principali imputati per le scelte fatte in estate e per le modalità comunicative che ha adottato in questi mesi. Ai microfoni di Radio Radio, Stefano Carina ne ha parlato in termini piuttosto netti: “Ibrahimovic lo dobbiamo giudicare per come si sta comportando da dirigente, perché è un mezzo disastro, anche comunicativamente. Alcune scelte, tipo quelle di Fonseca, prima o poi le dovrà spiegare. Ibrahimovic deve cominciare ad essere messo in discussione, come si fa con tutti i dirigenti del mondo”. L’analisi sull’operato dello svedese.

Sabatini ‘pizzica’ Ibra: “Fare il dirigente del Milan non è come fare Sanremo”

La linea comunicativa adottata da Zlatan Ibrahimovic è sempre quella che ha tenuto anche da calciatore e che lo vede come Deus Ex Machina. Da quando è un dirigente, di un club importante come il Milan, le esigenze e le reazioni della critica sono differenti.

Sabatini 'pizzica' Ibra: "Fare il dirigente del Milan non è come fare Sanremo"
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Sandro Sabatini, sempre ai microfoni di Radio Radio, ha lanciato una stoccata allo svedese: “Le conferenze stampa da dirigente al Milan non sono le apparizioni sul palco di Sanremo, ma non sono la stessa cosa. Ibrahimovic sta interpretando questo ruolo”. Insomma, i prossimi saranno mesi molto importanti anche per l’icona svedese, che dovrà dimostrare di poter essere un valore aggiunto anche come dirigente dopo esserlo stato sempre come calciatore e leader dello spogliatoio.

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