Il centrocampista francese rimane un obiettivo in extremis dei rossoneri, essendo svincolato dopo la scadenza del contratto con la Juventus
Giunti all’ultimo giorno di calciomercato, Adrien Rabiot non ha ancora firmato per alcuna squadra. Il centrocampista francese avrà chiaramente a disposizione ulteriore tempo, ben oltre la scadenza di questa sera. Considerato uno dei principali svincolati di lusso dopo aver detto addio alla Juventus per la scadenza del contratto, il calciatore sta aspettando la migliore offerta.
Un’opportunità potrebbe liberarsi nel giro di poche ore in casa Milan. Come raccontato dalla nostra redazione, i rossoneri potrebbero fare spazio a Rabiot tramite la cessione di Bennacer. Sul centrocampista algerino, oltre all’interesse dell’Arabia Saudita, si è inserito a sorpresa anche l’Atletico Madrid. Il suo addio potrebbe consentire al club di fare un ulteriore sforzo economico per accontentare le richieste formulate dall’entourage dell’ex bianconero.
Una trattativa che, come spiegato da Michael Cuomo ai microfoni di Calciomercato.it, risulta comunque complicata: “A mercato chiuso se Bennacer andrà in Arabia Saudita l’unica possibilità è andare su uno svincolato. Lo svincolato di lusso è Adrien Rabiot, è in buoni rapporti con Ibra ma non con l’economia del Milan. Sul tema commissioni il Milan si è fermato tante volte, anche su questioni importanti. Pensiamo a Thuram e Taremi oggi all’Inter, due obiettivi che il Milan non ha concluso per le commissioni. La madre Veronique alleggerirà le sue volontà di fronte a Zlatan Ibrahimovic? Non credo, sembra che nulla la scalfisce. Rabiot ha un ingaggio importante, il Milan ha offerto 5,5 milioni, secondo me non bastano“.
Cuomo si è inoltre soffermato sullo scambio Abraham-Saelemaekers portato a termine da Milan e Roma.
Questo il commento del giornalista: “Secondo me è uno scambio di pancia, tutte e due avevano bisogno. La pancia mi dice che è giusto così, perché il Milan necessitava troppo di un vice Morata vero e non adattato. Il ragionamento mi dice che arrivare per il secondo anno consecutivo all’ultimo giorno di mercato per prendere un ruolo così importante nel calcio di oggi, secondo me è un errore”.
Infine, un giudizio sull’avvio difficile di Fonseca: “Troppo presto per giudicare, i primi passi hanno però confermato soprattutto le perplessità dei tifosi che avrebbero voluto Conte o Thiago Motta. Ma ha tre anni di contratto, non dimentichiamolo, non puoi giudicarlo in tre giornate di campionato. Ragionando su quello che è Paulo Fonseca, bisogna dire che anche lui ha bisogno del suo tempo per essere valutato”.
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