Daniele De Rossi aveva chiesto come priorità un terzino destro di peso, titolarissimo, ma è arrivato solo un calciatore dall’Arabia
Per la Roma si è chiuso un ercato frenetico, fatto di pause e ripartenze, e gli ultimi due giorni di mercato pieni di colpi di scena. Soprattutto per quanto riguarda la difesa, che fino alle ore conclusive non ha fatto registrare colpi che invece De Rossi aveva chiesto da tempo ai giallorossi. Sul centrale la questione è rimasta apertissima, in bilico, con l’arrivo e poi la partenza di Kevin Danso con tanto di polemica sulle visite mediche.
Per non parlare di Tiago Djaló, partito da Torino in mattinata e tenuto in ghiaccio per tutto il giorno senza sapere mai realmente se avrebbe poi firmato. E infine rispedito a Torino. La Roma nel frattempo stava trattando Loic Badé, ma senza riuscire ad avvicinarsi seriamente alle richieste del Siviglia, tenendo in caldo Mats Hummels, svincolato e senza quindi scadenze per la firma. Così come Mario Hermoso, pista delle ultime ore che si è infiammata in pochissimo tempo e che sembra destinata ad andare in porto. Caos centrale, ma anche sulla fascia destra. Perché il terzino da quella parte era una priorità per la Roma e per Daniele De Rossi, che lo aveva ovviamente fatto presente alla società in tempi non sospetti. Proprio per consolidare la linea a quattro dietro. Ed essendo una falla ‘storica’ per i giallorossi. Via Kristensen, fuori lista Karsdorp, è rimasto per tutta l’estate il solo Celik, che inizialmente era a Euro 2024 e ha lasciato il solo Buba Sangaré nelle amichevoli. “Ha un futuro 100% assicurato”, ma ovviamente è un 2007 e pur restando nella rosa della prima squadra non può essere considerato nelle rotazioni.
Assignon è stato seguito, trattato per settimane, mai chiuso per una questione di poche centinaia di migliaia di euro prima mollare la pista. E arrivare a Saud Abdulhamid, classe ’99 arrivato dall’Al Hilal per 2 milioni e mezzo. Zero esperienza europea, per lui un calcio tutto da imparare che gli richiederà tempi inevitabili di adattamento. Mentre ora, soprattutto dopo le prime due partite, di tempo già non ce n’è più. Per cui Daniele De Rossi, che ha sempre prediletto la difesa a quattro, non ha un titolare importante sulla fascia destra, uno che attacchi con insistenza e sia in grado di fare la doppia fase.
E non a caso DDR a partita in corso ha provato la difesa a tre con Angelino e addirittura Soule sugli esterni. Hermoso sarebbe un ottimo colpo, può giocare a due e a tre, pure da terzino. Ma a sinistra. La base di partenza sarà comunque lo schieramento a quattro, con Mancini, Hermoso e Ndicka a giocarsi due maglie. Numericamente, infatti, è impossibile da sostenere un eventuale passaggio alla difesa a tre per una stagione intera vista la mancanza di alternative. Se poi dovesse arrivare anche un altro centrale, vedi Hummels, allora l’ipotesi di un terzetto di difesa diventerebbe assolutamente da considerare, anche con Saelemaekers largo a destra. Anche per avere più spinta e gamba, che a quattro soprattutto a destra sarebbe complicata da avere. La sostanza è che De Rossi, una volta finito il mercato, anzi una volta ingaggiato almeno un difensore, potrà davvero lavorare in maniera definitiva sulla sua Roma. Ma intanto cinque punti si sono già volatilizzati.
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