Continua a far discutere, e non potrebbe essere altrimenti, l’atteggiamento di Theo Hernandez e Leao durante Lazio-Milan
Il Milan del nuovo allenatore Paulo Fonseca fatica a ingranare. In tre partite disputate nel campionato di Serie A, hanno racimolato solo due punti, pareggi contro il sorprendente Torino di Paolo Vanoli e sabato scorso sul campo della Lazio di Marco Baroni. In mezzo la sconfitta patita contro il Parma di Fabio Pecchia.
A buttare ulteriore benzina sul fuoco, la reazione di Theo Hernandez e Rafa Leao, esclusi dall’undici iniziale contro i capitolini, al momento del cooling break: i due giocatori sono rimasti lontanissimi dalla panchina di Fonseca e dai compagni di squadra, intenti a prendere consigli dal proprio allenatore. Sia l’esterno francese che il mister portoghese hanno cercato di spegnere l’incendio delle polemiche che, inevitabilmente, è divampato. A maggior ragione in una situazione di difficoltà come quella palesata dalla squadra meneghina in questo inizio di stagione.
Com’è ovvio che sia, la decisione di lasciarli fuori dall’undici di partenza non avrà fatto piacere ai due calciatori simbolo del Milan, a maggior ragione dopo il gol del pareggio, realizzato proprio da Leao dopo un’azione corale che ha visto coinvolti lo stesso Hernandez e il neo arrivato Tammy Abraham. Ma le critiche vengono rivolte anche a Zlatan Ibrahimovic, il super consulente del patron Gerry Cardinale, assente sugli spalti dello stadio ‘Olimpico’ e lontano dalla squadra in un match già così importante.
“Ibrahimovic deve essere licenziato”: attacco frontale allo svedese
Sulla questione è intervenuto, tra gli altri, anche l’opinionista di ‘Tv Play’ su Twitch, Enrico Camelio, che non le ha mandate a dire: “Avete paura a nominare Ibra, è una vergogna che un dirigente, un manager, non si prende le sue responsabilità. Con Ibra lì a Roma quei due signorini (Hernandez e Leao, ndr) non si sarebbero permessi, Quindi Ibrahimovic deve essere licenziato, questa è la verità. Lui fa l’idolo e il karate, è una buffonata”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altro opinionista Andrea Bruno Savelli: “È evidente che Ibra non può funzionare, era Paolo Maldini che riusciva a tenere insieme tutte quelle testone al Milan. Ibra fa più danni della grandine, ha sempre avuto prepotenza verbale”. Giudizi tranchant che non lasciano spazio all’immaginazione.