Il Milan non ha gradito affatto il comportamento dell’attaccante e del terzino, per cui resta sostanzialmente solo la pista turca
Il Milan di certo non si aspettava un inizio di stagione del genere. Tre partite, nessuna vittoria, sei gol subiti ovvero due ogni match, una marea di polemiche. Fonseca sulla graticola, Ibrahimovic e la dirigenza altrettanto. Theo Hernandez e Leao al centro della bufera per atteggiamenti e reazioni social. Insomma, un bel caos. E come si dice in questi casi, piove pure sul bagnato. Non solo per la bomba d’acqua che ieri ha attraversato l’Italia e che è pronta a tornare nei prossimi giorni.
Ma la situazione a Milanello è tutt’altro che rosea e serena. Il mercato ha regalato soddisfazioni, perché di nuovi giocatori ne sono arrivati e potenzialmente pure molto importanti. Pavlovic ha già conquistato i tifosi, Fofana può diventare un titolare, Morata ha esperienza e qualità. Altri vanno un po’ registrati, vedi Emerson Royal che con la Lazio è stato disastroso. Ma c’è un altro mercato che i rossoneri non sono riusciti a completare, che è quello in uscita. Ad esempio Luka Jovic, prima rinnovato e poi scaricato nel giro di poche settimane. L’ex Real è finito pure fuori dalla lista Champions e di spazio ne avrà pochino visto l’arrivo di Tammy Abraham. Bennacer è un altro su cui c’è stato movimento in direzione Arabia Saudita, ma nulla di fatto. Soprattutto, al Milan sono rimasti sul ‘groppone’ due calciatori molto pesanti come Divock Origi e Fode Ballo-Touré. E per pesanti intendiamo tremendamente costosi: circa 6 milioni lordi di ingaggio.
Origi e Ballo-Touré fanno arrabbiare il Milan: gli scenari
Non a caso la società ha provato in tutti i modi a liberarsene quest’estate, ma fallendo miseramente. Anche perché entrambi di certo non hanno facilitato la loro uscita. Come riporta ‘gazzetta.it’, resteranno da separati in casa dopo che Ibrahimovic li aveva avvertiti che si sarebbero allenati con il Milan Futuro, la Serie C insomma. Un tentativo di forza la mano, non riuscito evidentemente. Perché ad esempio Origi, dopo la stagione negativa al Nottingham Forest, non è stato confermato e soprattutto non ha ricevuto più offerte concrete. Qualche timido sondaggio, ma nulla di incoraggiante.
Il mercato in Saudi Pro League ha chiuso due giorni fa, così come quelli di Portogallo e Olanda. Resta la Turchia per un’altra decina di giorni, ma pare muoversi poco per il belga che ora lavora a Firenze con un preparatore di fiducia. Qualcosa in più c’è stato su Ballo-Touré, ad esempio col Saint-Etienne: sembrava una trattativa in dirittura d’arrivo, poi il terzino ha detto no. E ovviamente il Milan si è arrabbiato parecchio. La sua speranza era la Premier League, ma niente di niente. E allora stessa musica ascoltata da Origi: Turchia unica ipotesi percorribile, ma l’impressione è che ci voglia ormai un miracolo. E dopo la sosta entrambi dovrebbero tornare ad allenarsi a Milanello.