Sette punti in tre gare di campionato per la nuova Juventus di Thiago Motta: c’è un caso da gestire però per l’allenatore bianconero alla Continassa
Convocato nel Brasile, riserva di lusso nella nuova Juventus targata Thiago Motta. Questa la paradossale situazione di Danilo in questo avvio di stagione alla Continassa.
Da capitano e leader, il difensore verdeoro finora ha avuto solo un ruolo da comparsa nel corposo restyling della ‘Vecchia Signora’ dopo il divorzio da Allegri e la rivoluzione sul mercato operata da Giuntoli per rinforzare la rosa del neo allenatore bianconero. Così la fascia da capitano è passata sul braccio di Gatti, che insieme a Bremer nelle prime giornate di campionato ha formato un muro praticamente invalicabile davanti a Di Gregorio. A destra invece Thiago Motta sta alternando Cambiaso e il baby Savona, quest’ultimo piacevole sorpresa insieme all’altro talento della NextGen Mbangula.
Così per Danilo c’è stato spazio soltanto per 9 minuti (recupero compreso) nel finale della trasferta di Verona, con l’ex Real Madrid e Manchester City che è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti invece nelle sfide dell’Allianz Stadium con Como e Roma.
La condizione, come per il connazionale Douglas Luiz, non è ancora delle migliori ma a pesare è anche la nuova filosofia di Thiago Motta. Danilo fatica per il momento ad assimilare i dettami tattici dell’allenatore, che nella difesa a quattro lo vede per il momento come un’alternativa alla coppia titolare composta da Bremer e Gatti. Malgrado la sua duttilità, il 33enne brasiliano non ha più la gamba di un tempo per agire sulla fascia e da qui si spiega anche la ‘promozione’ del giovane Savona (senza dimenticare il nuovo acquisto Kalulu). Danilo vive quindi questa nuova situazione non più da intoccabile, in antitesi con la precedente gestione e uno status da titolarissimo nella Juve di Allegri.
Il brasiliano resta comunque un elemento importante tra campo e spogliatoio per la sua leadership, ma non è da scartare come conferma il ‘Corriere dello Sport’ un suo addio a fine stagione nonostante un’opzione sul contratto fino al 2026. Inoltre, se la situazione non dovesse migliorare da qui a gennaio sul piano del minutaggio, non è da escludere una scelta forte (e allo stesso tempo clamorosa) del difensore che potrebbe chiedere la cessione nel mercato invernale per tornare a giocare con continuità.
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