Scoppia il caso in Nazionale: giocatore con lo smartphone in panchina, interviene la Federazione
La sosta del campionato viene segnata da un vero e proprio caso di mediatico: non è passato inosservato l’atteggiamento del giocatore.
Nonostante la schiacciante vittoria su San Marino, c’è un piccolo caso che riguarda la Nazionale italiana Under 21. Nel pomeriggio di giovedì gli azzurrini, in quel di Latina, si sono imposti per 7-0 sui pari età sammarinesi nella sfida valevole per le Qualificazioni agli Europei di categoria in programma il prossimo anno. Grande protagonista della partita è stato Sebastiano Esposito, autore di ben quattro gol, ma l’attenzione mediatica durante e dopo la partita è stata rivolta ad un piccolo siparietto.
In particolar modo, le immagini televisive hanno mostrato l’attaccante azzurro Wilfried Gnonto, in passato anche in prima squadra, guardare con attenzione il suo smartphone mentre era in panchina durante la partita dopo essere stato sostituito da Ambrosino dopo aver preso un colpo. Una scena che non è passata inosservata e che ha scatenato più di una polemica sui social e non solo. Già , anche perché la questione qualificazione non è ancora chiusa, dato che gli azzurrini dovranno giocarsi la partecipazione ai prossimo Europei Under 21 con Norvegia e Irlanda.
Gnonto in panchina con il telefonino, scoppia il caso
Seduto al fianco degli infortunati Fazzini e Baldanzi, l’attaccante Wilfried Gnonto, portato in Nazionale maggiore dall’ex ct azzurro Roberto Mancini, è stato immortalato mentre – distratto – guardava qualcosa con il suo smartphone.
Una immagine che fatto scoppiare non poche polemiche sui social, dove l’attaccante in forza al Leeds United è stato accusato di scarsa professionalità e di poco interesse nei confronti della partita giocata dai compagni. A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato Maurizio Viscidi, coordinatore delle Nazionali giovanili maschili. Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, Visvidi ha spiegato che Gnonto era stato sostituito a fine primo tempo “perché eravamo in vantaggio ed era diffidato, ed era troppo importante per la partita con la Norvegia”.
Rientrando dagli spogliatoi, il giocatore “ha ricevuto un messaggio dalla sua società allarmata che si chiedeva come mai fosse stato sostituito“. Ecco perché dalla panchina avrebbe deciso di “tranquillizzare la sua società che il cambio era per non rischiare di incappare in una squalifica“. Viscidi ha poi ammesso: “Può essere stato sbagliato il tempo” ma che allo stesso tempo si è trattato di un gesto “di rispetto nei confronti del club”.