Jannik Sinner si appresta ad affrontare la finale degli US Open, ma cresce una preoccupazione tra i tifosi: di che si tratta
E’ il giorno della grande finale. Per la seconda volta in carriera Jannik Sinner si trova a giocare l’ultimo atto di un Grande Slam dopo gli Australian Open. Per il numero uno al mondo c’è trepidante attesa e dalle 20, ore italiane, si potrà assistere al match contro il padrone di casa Taylor Fritz. Il numero 12 al mondo è alla sua primissima finale in uno Slam, ma avrà tutto il pubblico dalla sua parte.
Uno statunitense non vince a New York dal 2003, quando a conquistare lo Slam americano fu Andy Roddick. Lo stesso riuscì anche a replicare la finale nel 2006, uscendo però sconfitto. Da allora mai nessuno e per Fritz sarà dunque una serata storica. Lui che a febbraio 2023 ha raggiunto anche il posto numero 5 nella classifica ATP e che sogna una giornata indimenticabile.
Per essere qui, Fritz ha superato l’argentino Carabelli, il nostro Mattero Berettini al secondo turno, l’altro argentino Comesaña e poi Ruud, Zverev e, con non poche difficoltà, il connazionale Tiafoe in semifinale. Per Sinner ben 3 gli americani già battuti nel torneo: McDonald, Michelsen e Paul. Con loro anche O’Connell, Medvedev e infine Draper. Appena 2 set persi che dimostrano le condizioni del nostro tennista.
Con tutti questi dati a favore, cosa dovrebbe preoccupare i tifosi? In primo luogo bisognerà tenere sempre monitorate le condizioni fisiche del numero 1 al mondo, uscito dolorante al polso dalla sfida contro Draper. Bisogna augurarsi che non abbia ripercussioni per la sfida di questa sera e che gli permetta di gareggiare senza alcun tipo di freno.
In secondo luogo un mero dato statistico: nessun atleta maschile italiano aveva mai raggiunto una finale degli US Open prima d’ora. Per Sinner ci sarà dunque una pressione forte sulle sue spalle, con la maggioranza del pubblico che sosterrà Fritz. Infine, per i più scaramantici è da considerare anche la questione precedenti, perfettamente alla pari tra i due.
In entrambi i casi Sinner e Fritz si sono sfidati ad Indian Wells. Nel 2021 fu l’americano a vincere agli ottavi di finale, mentre 2 anni più tardi è stato l’altoatesino ad avere la meglio ai quarti con un 6-4, 4-6, 6-4. Parità assoluta che lascia qualche speranza all’americano. In più Jannik non è completamente libero di testa per via del caso doping che lo sta tormentando.
Fin qui il nostro tennista ha superato ogni ostacolo, ogni precedente, ogni rogna fuori dal campo e ha saputo farcela. Non resta che sperare anche per l’ultimo grande atto, che potrebbe lanciare ancora di più nella stratosfera lo straordinario atleta che è il classe 2001.
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