Venti giorni di tempo per evitare almeno due punti di penalizzazione in classifica: è corsa contro il tempo in Serie A
La prima scadenza si avvicina ed è il momento di accorciare i tempi. La Serie A si trova a fare i conti con la necessità di perfezionare i pagamenti previsti per il 30 settembre 2024.
Lo ricorda l’AIC – l’Associazione Italiana Calciatori – pubblicando una nota in cui delinea tutte le scadenze per il pagamento degli stipendi da parte dei venti club di Serie A nella stagione in corso, sottolineando le sanzioni in caso di violazioni. Si tratta delle scadenze relative al pagamento di stipendi, ritenute e contributi previdenziali come previsto dall’articolo 85 delle NOIF.
In particolare la prima scadenza è il 30 settembre 2024, data entro cui dovranno essere pagati tutti gli emolumenti, le ritenute Irpef, i contributi Enpals e Fondo fine Carriera dovuti fino al mese di luglio 2024. In caso contrario arriverà una sanzione di almeno due punti di penalizzazione in classifica. La scadenza successiva è fissata per il 16 novembre 2024 e riguarda tutto il dovuto (emolumenti, ritenute Irpef, contributi Enpals e Fondo Fine Carriera) sino alla chiusura del bimestre che va dal 1° agosto al 30 settembre.
Anche in questo caso, il mancato rispetto della scadenza porterà ad una penalizzazione di almeno due punti in classifica, con l’eventuale aggiunta di almeno altri due punti se dovesse persistere il mancato pagamento del dovuto fino al mese di luglio.
Le successive scadenze sono nell’anno nuovo. Entro il 16 febbraio 2025 dovrà essere corrisposto il dovuto relativo al II trimestre 1° ottobre-31 dicembre 2024, mentre il 16 maggio 2025 dovrà essere completato il pagamento degli emolumenti, delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti sino alla chiusura del III° trimestre 1 gennaio/31 marzo 2025.
Anche in questo caso il mancato rispetto dei termini porterà ad una penalizzazione in classifica di almeno due punti, con la possibilità di esclusione dal campionato di competenza nel caso in cui al 16 febbraio non risultasse pagato il dovuto anche dei trimestri precedenti. Infine, entro i termini stabiliti dal Sistema Licenze Nazionali, le società dovranno documentare alla Federcalcio l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti, delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, dovuti per i mesi di aprile (4 giugno), maggio (1 luglio) e giugno (30 settembre) 2025. Anche in questo caso, il mancato rispetto delle scadenze porterà ad una penalizzazione di almeno due punti in classifica.
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