È arrivata la sentenza sul caso scommesse: sono trentatré i mesi complessivi di squalifica per i calciatori coinvolti
La decisione è arrivata ed è ora ufficiale: sono trentatré i mesi di squalifica complessivi per l’ultimo caso scommesse che ha riguardato il calcio italiano.
La Corte Federale d’Appello ha emesso il suo verdetto sul ricorso presentato dalla Procura Federale e da due calciatori squalificati. Se la Nazionale ha riabbracciato Tonali dopo la fine della squalifica dello scorso anno, si chiude una pagina triste per altri due giocatori italiani. Si tratta di Enrico Brignola e Gaetano Letizia: per entrambi i giudici delle Sezioni Unite della Corte Federale d’Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha confermato il proscioglimento, respingendo il ricorso della Procura Figc.
Accolto solo parzialmente, invece, il ricorso di Francesco Forte e Christian Diego Pastina. Il caso è quello delle presunte scommesse effettuate nelle stagioni 2021/202e e 2022/2023.
Caso scommesse, ridotte le squalifiche di Forte e Pastina
Forte ha visto la sua squalifica ridotta a nove mesi con quattro commutabili in prescrizione alternative, con un’ammenda di cinquemila euro. In primo grado, il calciatore era stato squalificato a nove mesi con un’ammenda di seimila euro.
Ridotta anche la squalifica di Pastina che in primo grado era stato sanzionato con la qualifica di due anni e quindicimila euro di multa. Restano i 24 mesi di stop ma con 12 commutabili in prescrizioni alternative, mentre l’ammenda scende a 10mila euro. Si chiude così, salvo nuovi ricorsi, la vicenda che aveva portato al deferimento dei calciatori in questione lo scorso 28 maggio su segnalazione della Procura di Benevento.
Per tutti l’accusa era di aver effettuato scommesse, sia direttamente che per interposta persona, si tramite canali autorizzati che non autorizzati, aventi come oggetto incontri ufficiali organizzati in ambito Figc e di campionati esteri professionistici.