Il Milan si prepara a tornare in campo contro il Venezia, con il suo proprio a San Siro, pronto a stare vicino alla squadra. Non c’è Ibra
Sono giorni frenetici e caldi in Casa Milan, dove si fatica a stare un giorno tranquilli. Archiviato il caso cooling-break con Rafa Leao e Theo Hernandez, che sabato scenderanno in campo dal primo minuto, le luci dei riflettori adesso sono tutti puntate su Zlatan Ibrahimovic.
Lo svedese fa discutere sui media, ma anche tra i tifosi. La sua assenza all’Olimpico, d’altronde, ha fatto davvero tanto rumore. Così non è bastato annunciare pubblicamente che l’ex bomber avesse programmato tutto da tempo. E’ evidente che il lavoro fin qui svolto dall’ex attaccante non sta convincendo fino in fondo. Ibra, d’altronde, dopo qualche mese di apprendistato, ha deciso di metterci la faccia e di prendersi il Milan, consapevole del fatto che si sarebbe esposto alle critiche. Ma Zlatan non è certo abituato a stare dietro le quinte.
In estate così è iniziata l’era dello svedese, con una conferenza fiume, in cui ha parlato difronte ad una platea numerosa di giornalisti. Poi è stato sempre al fianco di tutti i nuovi acquisti, Abraham a parte. Dai giorni che hanno preceduto il match contro la Lazio, Ibra è, infatti, via da Milano. Lo svedese, che ha lasciato il capoluogo lombardo per impegni già presi in passato e non certo per vacanze, non ha ancora fatto rientro a Milano.
Chi si appresta ad arrivare è, invece, Gerry Cardinale, che sabato sarà ancora insieme alla squadra. Il momento non è sicuramente dei più facile e sa bene che la sua presenza può essere importante per il gruppo, ma soprattutto per Paulo Fonseca.
Il tecnico portoghese è finito nel mirino della critica e deve assolutamente conquistare i tre punti contro il Venezia per non essere travolto da un ciclone e per non complicare i piani di un gruppo di lavoro, che ha deciso di puntare su di lui. Una scelta, che chiaramente, vede la firma anche di Zlatan Ibrahimovic. Di fatto è stata una delle prime decisioni dello svedese, insieme a quella di portare a Milano Jovan Kirovski. Ibra ha appoggiato e creduto fortemente nel Milan Futuro e ha chiaramente avvallato tutti gli acquisti. Scelte queste che non possono essere giudicate adesso, ma solo più avanti. Saranno ovviamente i risultati a dirci se l’operato di Ibra meriterà i massimi voti. Ad oggi i dubbi dei tifosi sono tanti, ma il rapporto con Cardinale non è in discussione: Ibra resta, infatti, saldamente operating partner di RedBird e figura forte sul Milan.
Ora lo svedese, al suo ritorno, si rimboccherà le maniche, con la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto e che si può migliorare sotto ogni aspetto. Ma serve pazienza perché la nuova vita è iniziata da poco e la vecchia, quella da calciatore (soprattutto sull’aspetto comunicativo), continua ancora ad influenzarlo.
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