Milan, le parole di Fonseca ai microfoni di Sky nel post partita della sfida di Champions persa contro il Liverpool
Ci si attendeva una reazione d’orgoglio da parte del Milan nella settimana che porta al derby e invece i rossoneri si sono sciolti come neve al sole. In vantaggio grazie al gol messo a segno da Pulisic, il ‘Diavolo’ ha subito il prepotente ritorno del Liverpool, in grado di ribaltare l’incontro già nella prima frazione di gioco.
Reazione immediata – “Abbiamo giocato contro il Liverpool, una grandissima squadra. Abbiamo cominciato bene nelle due fasi, ma poi i due gol hanno cambiato la partita e il nostro equilibrio mentale. Quando la squadra manca in questi dettagli dopo ha un declino mentale, passiamo con l’avere problemi e credo che in questo tipo di partite sono i dettagli a fare la differenza. Devo essere onesto: credo che il Liverpool sia più squadra di noi in questo momento, dobbiamo lavorare per trovare continuità con 70-80-90 minuti in cui fare il nostro gioco. Dopo aver preso gol, la squadra ha smesso di giocare e così è difficile”.
Leao poco servito? –Â Era una cosa che avevamo preparato: forzare Leao nell’uno contro uno contro il terzino avversario per averlo libero con cambi di campo. Lo abbiamo fatto una-due volte”.
Botta e risposta Fonseca-Boban: ecco cosa è successo
Boban ha poi chiesto a Fonseca: “Sta pensando di fare dei cambiamenti o vuole continuare così? Lei ha giocato a quattro in difesa a Roma ed era un orologio quasi perfetto. Qua invece sta facendo tanta più fatica, come mai? Reijnders non è un sei ma un otto. Loftus-Cheek non è un dieci ma un otto: non può pensare di fare con loro due il 4-3-3″.
Secca la risposta di Fonseca: “Rispetto le opinioni di tutti (“E ci mancherebbe, la risposta in sottofondo di Boban, ndr). Penso che noi possiamo giocare con diversi moduli, ma siamo troppo fragili individualmente. Sto cercando la migliore soluzione per il centrocampo. Loftus Cheek non è un dieci; Reijnders non credo possa giocare vicino a Fofana. Penso che nel primo tempo abbiamo trovato tre-quattro soluzioni con Loftus, sbagliando l’ultimo passaggio. Credo che questa sia una struttura a due che mi piace, avendo vicini Pulisic, Reijnders e Loftus Cheek, abbiamo creato le occasioni più pericolose”.