L’arrivo improvviso di Friedkin a Roma aveva fatto pensare a un clamoroso esonero: ecco cosa è successo nel confronto con De Rossi
La Roma vive un momento complicato a dir poco, in primis a livello di risultati con tre pareggi in quattro partite e una sconfitta in casa con l’Empoli. Una partenza a rilento per De Rossi, che in realtà prosegue una scia dallo scorso campionato in cui ha praticamente battuto solo il Genoa nelle ultime dodici. Curiosamente, proprio la squadra che domenica ha aperto definitivamente la mini-crisi giallorossa e ha spinto Dan e Ryan Friedkin a fare i bagagli e arrivare nella capitale. Il presidente della Roma con il figlio vice sono atterratti ieri a Ciampino intorno alle 14.30.
Una visita improvvisa e inaspettata, dettata proprio dal momentaccio della squadra e del tecnico. I risultati che scarseggiano, la confusione tattica con i tanti cambiamenti, ma anche e soprattutto i casi Dybala-Zalewski. La gestione della cessione dell’argentino, poi sfumata, così come la vicenda dell’esterno polacco messo fuori rosa dopo il naufragio della trattativa col Galatasaray. Dan Friedkin vuole vederci chiaro, capire cosa sta succedendo a Trigoria anche in seguito a tutti i tagli degli ultimi mesi operati dalla società.
È stato e sarà quindi il tempo dei confronti sia con De Rossi che con i dirigenti, dalla Souloukou a Ghisolfi, anche in merito ai casi che si sono venuti a creare e hanno agitato l’ambiente Roma. Non facilitando di certo il lavoro dell’allenatore. A cui vengono riconosciute colpe ma anche diversi alibi. Dal mercato tardivo alla questione Dybala che lo ha costretto a rivedere tutti i piani tattici dopo un’estate di lavoro su tutt’altro.
L’ultima volta che è arrivato d’urgenza nella capitale, a gennaio, Dan Friedkin aveva dato il benservito a Mourinho ma stavolta la situazione è diversa. Proprio la tempistica immediata dell’arrivo a qualcuno aveva fatto pensare addirittura a un esonero, o una specie di ultimatum (domenica arriva all’Olimpico la capolista Udinese) ma così non è. De Rossi resta saldo al suo posto, con la fiducia al momento incondizionata della proprietà che resta ottimista sul futuro importante di questa Roma, con l’ex capitano al timone. Certo, ciò non vuol dire che aspetterà in eterno e difatti si aspetta una sterzata immediata soprattutto dopo un mercato sì in parte tardivo ma pure molto dispendioso e volto ad accontentare in toto il mister. Ma ad ora non ci sono ribaltoni in vista.
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