Intervista esclusiva a Monica Colombo su Calciomercato.it. La giornalista del Corriere della Sera fa il punto in Casa Milan
E’ un momento complicato per il Milan. Il club rossonero sta seriamente pensando di cambiare allenatore. Il derby così appare davvero l’ultima spiaggia per Paulo Fonseca.
Per fare il punto della situazione in casa del Diavolo, Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Monica Colombo, giornalista del Corriere della Sera. Si parte proprio parlando della posizione del tecnico portoghese: “Credo che l’avventura di Fonseca al Milan sia segnata – esordisce subito la giornalista -. Anche qualora i dirigenti non avessero in animo di procedere ad un avvicinamento così repentino nel corso della stagione, la prova con il Liverpool e la delegittimazione che c’è stata nelle ore immediate, fa si che Fonseca abbia perso di credibilità agli occhi dello spogliatoio. Se il giorno dopo la sconfitta, sui giornali, è un florilegio di nomi riguardanti il suo successore, io mi chiedo come lo spogliatoio che già lo ha seguito così così così, possa allinearsi al suo allenatore. Ora il derby è una prova del fuoco per tutti: se giochi alla morte, lo fai sia per il tuo orgoglio che per salvare la panchina del tuo tecnico. Se giochi molle come contro il Liverpool, significa che lo hai mollato e se lo hai mollato alla dirigenza non resta che cercare un sostituto”.
La possibilità di un avvicendamento è davvero concreto e si stanno così facendo tanti nomi per il dopo Fonseca: “Tra tutti quelli che sono usciti finora – prosegue Monica Colombo -, quello che ritengo più verosimile perché è quello che piace più ad Ibrahimovic è Igor Tudor. Allegri ha litigato con lo svedese ai tempi del Milan e Sarri si sta proponendo, ma per quello che so è Tudor il nome più credibile”.
Non è certamente solo Fonseca il responsabile del momento difficile del Milan. Il dito viene puntato  anche sul gruppo di lavoro, formato da Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada.
Ecco il parere della giornalista sul loro operato: “Furlani è l’AD e l’uomo dei conti del Milan, non è suo compito andare a Milanello. Moncada è un formidabile scout, ma in questo momento al Diavolo manca un uomo che faccia da raccordo tra squadra e società . Ibra l’altro giorno lo ha detto male, ma avendo preso delle quote di RedBird, è come se fosse un co-proprietario, anche se in piccole percentuali. Lo svedese considererà limitante questa posizione di andare a sostenere il gruppo, confessare i giocatori, parlare con l’allenatore di cosa non va. Ibra ha molti altri interessi, è come se fosse un’azienda e come se non potesse svolgere solo questo compito, che ritiene limitante. Ma al Milan manca questa figura. Marotta, ad esempio, all’Inter è il presidente, però è sempre ad Appiano Gentile e non si muove foglia che lui non sappia. E’ vale lo stesso per Galliani al Monza, che sa dell’erba del Brianteo alla formazione che scende in campo la domenica. E posso proseguire, perché anche Giuntoli è così. E’ incredibile che un club come il Milan non abbia questa figura che evidentemente gli americani ritengono superflua e che invece è fondamentale.”
Manca di fatto una figura come Paolo Maldini, che questo ruolo lo ricopriva certamente bene: “Maldini nella sua grandezza è divisivo. Se fai il suo nome ti dicono che sei una sua vedova, però lui questo lo faceva. Non dico che debba mancare lui per forza, ma una persona che sappia fare questo ruolo. Certe volte mi viene l’impressione che nella furia iconoclasta di spogliarsi di tutte quelle che erano le vestigia di quel Milan, un po’ troppo velocemente si sia fatto a meno di certe figure. Non mi riferisco solo a Maldini e Massara, ma anche a quei giocatori, che erano espressione di quel Milan. Era necessario regalare Daniel al Monza o regalare, o poco più, Kalulu? Poi mi viene in mente anche Saelemaekers, Fonseca dice subito che vuole tenerlo e dopo due settimane è sul Freccia Rossa per Roma”.
Ma domenica si gioca il derby: “Il Milan parte ovviamente sfavorito, ha tutto contro, tifosi, pronostico e critica – conclude Monica Colombo -. Va tutto male, con l’Inter che arriva da una prestazione brillante. Sembra non esserci match, visti anche i sei derby persi, ma chissà … dopo la tempesta, d’altronde, arriva sempre il sole. Magari è la volta buona. L’Inter ha comunque giocato un giorno dopo in Champions con un viaggio sulle spalle e poi ricordiamo che contro il Monza la prestazione non è stata entusiasmante. Per tutto questo dico che magari è la volta buona”.
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