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Morte Bergamini, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

Morte Denis Bergamini, l’accusa chiede per la ex fidanzata, unica imputata, una pena di 23 anni di reclusione

Una morte tragica, su cui per tanti anni c’è stato un alone di mistero, quella di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza morto nel 1989. Eventi sui quali si sta finalmente facendo chiarezza, con la richiesta, da parte della pubblica accusa, di una dura condanna nei confronti dell’ex fidanzata.

Morte Bergamini, chiesta pena di 23 anni per l'ex fidanzata
Striscioni allo stadio di Cosenza per Denis Bergamini © LaPresse – Calciomercato.it

 

Isabella Internò sarebbe responsabile dello strangolamento di Bergamini lungo la Statale 106 Jonica, inscenandone poi il suicidio, il tutto ad opera di “persone in corso di identificazione“. Una pista, quella del suicidio, mai ritenuta credibile dai familiari dell’ex calciatore, la cui vita fu spezzata a soli 27 anni. Per anni, i suoi cari hanno spinto per la riapertura del caso e qualche anno fa le indagini dei Ris hanno dato loro ragione, portando alla luce la morte per strangolamento.

Per la Internò, unica indagata, sono stati chiesti 23 anni di reclusione per l’omicidio di cui è ritenuta responsabile “con volontà, premeditazione, motivi abietti e frutto della gelosia esasperata“, secondo le parole del procuratore generale della Repubblica di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, di fronte ai magistrati del Tribunale di Cosenza. La richiesta di una pena di 23 anni sarebbe figlia di “attenuanti generiche essendo passati 35 anni dall’omicidio, oggi la Internò è una persona diversa”.

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