Allegri è uno dei nomi più importanti per il post Fonseca, il cui destino è segnato. Ma il suo futuro potrebbe essere anche in Inghilterra
Allegri guarderà il derby ‘gufando’ Fonseca. È umano per qualsiasi allenatore, specie per chi ha voglia di tornare subito nel giro, nel giro che conta dopo il tumultuoso divorzio dalla Juventus. Allegri non si è sente un bollito e sarebbe ben disponibile a tornare al Milan, col quale vinse uno Scudetto nel 2011, prendendosi una squadra allo sbando e uno spogliatoio difficile da gestire.
Ma la domanda sorge spontanea: il Milan (ri)vuole Allegri? Bisogna ricordare che non si lasciò bene con Ibrahimovic, il quale nella sua autobiografia gli riversò parole al veleno. Poi c’è da tener conto con la personalità spiccata del livornese, sapendo bene che il club di Cardinale preferisce avere alle proprie dipendenze un allenatore non ingombrante. Molto più di un aziendalista.
Non a caso per il post Pioli vennero bocciati diversi profili di peso, su tutti Antonio Conte, ma pure lo stesso Sarri ora tra i potenziali candidati alla successione di Fonseca. Allegri è senz’altro più malleabile, per non dire più furbo di Conte e Sarri, ma al contempo un primo attore, una figura accentratrice finora sempre seccamente respinta da Furlani e soci.
Per il futuro immediato di Allegri, comunque, non c’è solo la soluzione Milan. Come raccolto da Calciomercato.it, intermediari hanno sondato il terreno con lui – che al momento continua a respingere l’ipotesi Arabia – per un eventuale approdo in Premier. Nella fattispecie al Manchester United, che ha iniziato male la stagione conquistando 6 punti nelle prime quattro giornate.
Ten Hag è fresco di rinnovo fino al 2026, ma con De Rossi abbiamo avuto ulteriore conferma di come i contratti siano carta straccia. Pure quelli firmati da poco… Se i ‘Red Devils’ dovessero subire nuovi fragorosi tracolli, ecco che lo United potrebbe decidere di cambiare guida tecnica.
Allegri potrebbe essere un nome, un profilo spinto da intermediari più o meno vicini alla proprietà del club inglese, per la sostituzione dell’ex Ajax. Curiosità: a Manchester il toscano ritroverebbe de Ligt, allenato già a Torino e col quale non ci fu grande feeling. Perlomeno sotto l’aspetto tattico.
“Nelle ultime stagioni alla Juventus si correva soprattutto all’indietro e si contrastava – disse il difensore olandese appena arrivato al Bayern – Il calcio qui mi si addice di più, con la mia forza e la mia velocità posso dare il mio contributo In Italia, invece, l’allenatore (ovvero Allegri, ndr) aveva il suo modo di difendere e con quello ha raggiunto due finali di Champions”.
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