L’allenatore e la dirigenza hanno incontrato l’organo di controllo arbitrale dopo un episodio controverso su un fuorigioco non segnalato
In Italia da diversi anni gli episodi arbitrali sono diventati pane quotidiano di trasmissioni e discussioni sui social, una parte integrante del calcio. L’introduzione del Var è stata pensata anche per ridurre le polemiche, gli errori e quindi distendere gli animi fin troppo accesi, ma non sempre questo accade. Anzi.
Ma ovviamente tutto questo non accade solo in Serie A o nei nostri campionati (ora il Var c’è anche in Serie B). Per la serie ‘tutto il mondo è paese’, in Inghilterra c’è stato un episodio finito sotto la lente di una squadra in particolare, che addirittura ha protestato in via ufficiale incontrando l’organo di controllo arbitrale. Parliamo in particolare del Leicester, a cui proprio non è andata già la decisione dell’arbitro di convalidare il gol dell’1-2 del Crystal Palace, quello di Jean-Philippe Mateta che ha poi aperto la strada al pareggio finale dello stesso francese, avvenuto nel recupero su rigore. Il momento finito sotto la lente delle Foxes è stato il cross di Mitchell, che inizialmente era stato dichiarato in fuorigioco, tanto da annullare la rete conseguente appunto di Mateta. Il Var ha poi cambiato la decisione del direttore di gara stabilendo che l’assist era arrivato da posizione regolare. Il Leicester lunedì ha incontrato la Premier League per esprimere la propria frustrazione per questa controversa decisione. In particolare, il manager delle Foxes Steve Cooper – scrive ‘The Athletic’ – è rimasto deluso dalla decisione di convalidare il gol di Jean-Philippe Mateta per il Palace al 47′, arrivato subito dopo che il Leicester era passato in vantaggio per 2-0 nel secondo tempo grazie a Mavididi.
Leicester furioso col Var per il gol di Mateta: “Immagine falsa”
L’attaccante francese ha toccato in rete il cross di Tyrick Mitchell, che inizialmente era stato dichiarato in fuorigioco dall’assistente arbitrale. Tuttavia, dopo una revisione VAR che ha tracciato le linee del fuorigioco, il gol è stato assegnato ai padroni di casa. “È stato un terribile errore umano che crediamo sia stato un po’ nascosto dai media, ed è stato deludente tanto quanto la decisione”, ha detto Cooper. Durante l’incontro tra la Premier e le Foxes, i dirigenti del club hanno presentato dei filmati per sostenere la loro convinzione che la chiamata del fuorigioco fosse stata presa nel momento sbagliato.
Secondo Cooper, infatti, i dirigenti “hanno congelato la partita per la decisione di fuorigioco” al momento sbagliato. E ha aggiunto che “tutto ciò che è stato visto dai media è stata un’immagine falsa“. E il filmato non è poi stato neanche trasmesso al pubblico, nonostante delle discrepanze nel processo di revisione Var. “Tutto ciò che vedi quel giorno su Sky, PLP (Premier League Productions) e tutto il resto era falso, perché è stato fermato al momento sbagliato”, ha affermato ancora Cooper. Insomma, una questione di istanti come già accaduto più di una volta anche in Italia. Con un frame un calciatore è in gioco, con quello immediatamente successivo non lo è più. Dunque, quale utilizzare per determinare la decisione? Il punto resta quello. In ogni caso, il Professional Game Match Officials Limited (PGMOL), l’organismo responsabile dell’arbitraggio in Inghilterra, ha informato il Leicester durante la riunione di lunedì che la loro posizione è che non c’è stato alcun errore e invece il procedimento è stato coerente col protocollo. Va ricordato che a giugno i club della Premier League avevano votato a favore della permanenza del Var, che era diventato a rischio stop dopo una mozione del Wolverhampton.