Il calciatore non ha nascosto la rabbia nei confronti della propria panchina dopo la sostituzione nel finale di gara
Non è stata una reazione serena quella che ha visto protagonista il calciatore in occasione del match di questo sabato sera tra Lecce e Parma. Nonostante il vantaggio che sembrava rassicurante nel risultato, il centrocampista della formazione pugliese non ha evidentemente accettato la sostituzione comandata dal suo allenatore ad un quarto d’ora dalla fine dell’incontro.
Autore di un’ottima partita, Ylber Ramadani è rimasto in campo per 75 minuti. Avanti di 2-0, Luca Gotti ha deciso di richiamare in panchina il centrocampista albanese per concedere l’ultimo quarto d’ora del match ad un altro calciatore di talento come Rafia. Richiamato dalla panchina, però, Ramadani ha immediatamente chiesto spiegazioni a diversi metri di distanza, con termini tutt’altro che eleganti rivolti all’indirizzo di Gotti. Dopo la sfuriata che ha accompagnato la sua uscita a bordocampo, il calciatore non ha minimamente rivolto lo sguardo ad incrociare quello del suo allenatore.
Evidentemente Ramadani sentiva di poter dare ancora il suo contributo ad una partita che da quel momento in avanti effettivamente ha preso tutt’altra piega. Dopo le due reti di vantaggio siglate da Dorgu e Krstovic, il Parma nel finale si è resto protagonista di una rimonta incredibile: prima con la rete di Almqvist nel terzo minuto di recupero e allo scadere con il clamoroso gol di Hainaut che ha fissato il risultato finale sul 2-2.