Ivan Juric ha svolto la sua prima conferenza stampa da allenatore della Roma: dall’assenza di dirigenti agli appunti sulle domande
Si è conclusa la prima conferenza stampa da allenatore della Roma di Ivan Juric, alla vigilia del match di domani contro l’Udinese. Cronometro alla mano, dalla sua prima parola all’ultima: 13 minuti e 5 secondi. Decisamente al di sotto della media dei minuti trascorsi sulla sedia della sala stampa di Trigoria da Daniele De Rossi e José Mourinho prima di lui. Risposte stringate, idee chiare, qualche elogio al suo predecessore e poi via, senza neanche il minimo convenevole con i giornalisti presenti che hanno poi provato a strappare un ‘saluto’, una battuta o una stretta di mano per presentarsi. Gli stessi cronisti che durante la presentazione sono stati i protagonisti degli appunti di Ivan Juric, che prima di sedersi per cominciare la conferenza torna indietro per raccogliere un foglio e una penna. Il motivo? Scrivere nome e cognome di ogni giornalista che si è presentato, con la relativa domanda.
Non una rarità per gli allenatori (lo faceva anche José Mourinho, che era solito salutare e scambiare qualche battuta con i cronisti a fine conferenza), ma di certo non un atteggiamento o un modus operandi scontato. Vuole avere tutto sotto controllo il tecnico croato, anche perché a Trigoria – davanti al microfono – si è presentato totalmente da solo, a parte il capo ufficio stampa giallorosso. Nel suo debutto pubblico, la prima apparizione e le primissime dichiarazioni (non era stata realizzata neanche l’intervista ai canali ufficiali), nessun dirigente si è seduto accanto a lui come solitamente accade nelle presentazioni di un nuovo tesserato. Né un rappresentante dell’AS Roma era presente nelle sedie in prima fila della sala stampa.
L’ultima conferenza di presentazione di un nuovo tesserato, con un dirigente (solitamente il CFO Maurizio Lombardo) in sala stampa a fare le veci del club va fatta risalire a Mady Camara, 16 settembre 2022. La Ceo Lina Souloukou, finita nell’occhio del ciclone della tifoseria romanista con tanto di striscione ‘dedicato’ e sotto osservazione anche da parte della proprietà, non ha accompagnato Juric in un momento complicatissimo per la Roma. Così come la notizia del possibile reintegro di Zalewski (che in questi giorni ha svolto solo la parte atletica in gruppo) dopo l’esclusione dalla rosa – per stessa conferma di De Rossi una scelta meramente societaria – è arrivata dal nuovo allenatore.