Confessione del Presidente: “Ho dato 3 milioni a un agente per comprare l’arbitro”

Una confessione clamorosa da parte di un famoso presidente di una squadra di calcio: l’episodio di tentata corruzione di un arbitro

Da sempre, le polemiche arbitrali sono uno degli argomenti più gettonati nel calcio. L’introduzione di strumenti come il Var o la Goal Line Technology, negli anni, hanno aiutato a ridurre leggermente le discussioni, che però sono rimaste fortemente connaturate al gioco, ad alimentare costantemente il dibattito, tra tifosi e addetti ai lavori.

Il presidente confessa: pagamento per corrompere un arbitro
Arbitro © LaPresse – Calciomercato.it

 

Alcuni episodi e controversie arbitrali più di altri hanno fatto la storia. In Spagna, si discute da tempo del famoso caso Negreira e delle ‘consulenze’ offerte al Barcellona. Ma fa abbastanza scalpore il racconto di Paco Roig, presidente del Valencia dal 1994 al 1997, il quale ha confessato, in una intervista a ‘Relevo’, di aver tentato di corrompere un direttore di gara.

I fatti risalgono al settembre del 1996, quando il Valencia era impegnato nel primo turno di Coppa Uefa contro il Bayern Monaco. Roig ha raccontato che prima della gara di ritorno, dopo l’andata vinta per 3-0 al ‘Mestalla’, fu avvicinato da Fernando Torcal, intermediario Uefa, che gli propose di corrompere l’arbitro, il russo Levnikov, con una cifra di tre milioni di pesetas (l’equivalente di quasi 5mila euro, ndr). Torcal richiese, come spiegato da Roig, il pagamento anticipato della somma.

Il Valencia perse la gara di ritorno in Germania per 1-0, passando il turno. Curiosamente, le due squadre si sarebbero ritrovate, nel maggio 2001, in finale di Champions League, a San Siro. Il Bayern si sarebbe ‘vendicato’, vincendo il trofeo ai calci di rigore.

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