La Juventus ancora in bianco nel big match contro il Napoli: fa discutere il rendimento di Vlahovic, bocciato da Thiago Motta dopo 45 minuti della sfida dell’Allianz Stadium
Ancora a secco di reti Dusan Vlahovic, che esce sconsolato già all’intervallo del big match tra Juventus e Napoli sabato pomeriggio all’Allianz Stadium.
Il serbo per la quarta gara consecutiva non va a segno e nelle prime sei partite della stagione tra Serie A e Champions League ha segnato solo nella trasferta di Verona (doppietta). Vlahovic contro il Napoli ha toccato appena sei palloni in 45 minuti e Thiago Motta lo ha bocciato lasciandolo negli spogliatoio nel secondo tempo, preferendo puntare sull’inedito Weah nella posizione di falso nueve in mancanza di Milik dietro al serbo.
Paolo Condò – sulle pagine di ‘Repubblica’ – si interroga sulle prestazioni di Vlahovic sotto al guida del tecnico italo-brasiliano confrontandolo con Zirkzee, terminale di riferimento l’anno scorso nel Bologna dei miracoli e adesso al Manchester United: “Thiago Motta aveva costruito il suo Bologna su una pietra angolare, Joshua Zirkzee, che con la continua spola dentro-fuori l’area dirigeva il gioco offensivo della squadra disegnando i triangoli che catapultavano in porta i compagni – spiega il giornalista – Zirkzee è un pezzo raro ed è difficile capire perché Motta non l’abbia richiesto espressamente a Giuntoli – la proprietà quest’anno ha speso – per accelerare la ‘bolognesizzazione’ del gioco bianconero che invece segna il passo e induce al riflesso pavloviano di chiedersi quanto duri saremmo tutti con la Juve se in panchina ci fosse ancora Allegri“.
Zirkzee sarebbe stato il centravanti perfetto per il nuovo ciclo di Thiago Motta alla Juventus secondo l’analisi di Condò, con la dirigenza della Continassa che invece ha preferito puntare su altri profili nell’ultimo mercato estivo.
Condò prosegue analizzando il rendimento e il futuro di Vlahovic sotto la guida di Thiago Motta: “È il tipo di centravanti opposto a Zirkzee, Vlahovic è un terminale puro. Stenta a dialogare, francamente non ha nemmeno i piedi per farlo: ma se viene servito in modo adeguato, Vlahovic segna. E quindi l’assemblaggio della sua Juve, di per sé impegnativo per la quantità di pezzi nuovi, porterà comunque Motta da un’altra parte rispetto a Bologna. Normale che ci voglia del tempo, discutibile togliere il serbo dopo 45′, un po’ puerile sostenere che li aveva giocati bene. Perché lo cambi, allora?”.
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