Dopo i continui stop fisici, è definitiva e ufficiale la decisione di ritirarsi dal calcio giocato per uno dei colpi più importanti dell’ultimo mercato
Ha del clamoroso l’epilogo che alla fine ha avuto l’avventura di Raphael Varane al Como. Il campione francese era arrivato nel mercato estivo da svincolato dopo la fine dell’esperienza al Manchester United, era il fiore all’occhiello di una sessione da protagonista per la squadra allenata da Fabregas. Con lui al centro della difesa i lombardi sognavano, ma la realtà ha disegnato una situazione completamente diversa.
Perché Varane, per cui era ovvio e necessario un periodo di adattamento soprattutto fisico, ha fatto il suo esordio in Coppa Italia nella sconfitta contro la Sampdoria, ancor prima dell’inizio del campionato. Poco più di 20 minuti in campo prima di uscire per un infortunio al ginocchio che lo ha costretto poi ad andarsi a curare in Spagna. E intanto già da tempo l’incertezza totale sui tempi di recupero faceva presagire a una sorta di calvario. Per questo le indiscrezioni sulla possibile rescissione sono cominciate a circolare insistenti, tanto che il Como non lo aveva inserito neanche nella lista Serie A. Già a Manchester i suoi tre anni di militanza erano stati tormentati dai problemi fisici, che evidentemente non lo hanno abbandonato. E a soli 31 anni Raphael Varane ha così addirittura deciso di ritirarsi e lasciare il calcio giocato.
Como, Varane si ritira: ecco l’annuncio
L’annuncio è arrivato questa mattina su Instagram con un lunghissimo post: “Dicono che tutte le cose belle devono finire. Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, sono arrivato in cima in ogni occasione, quasi tutto sembrava essere impossibile. Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno una vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di appagamento che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo. Voglio lasciare ‘forte’, non solo aggrapparmi a questo gioco. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il tuo cuore e il tuo istinto. Desiderio e bisogni sono due cose diverse. Sono caduto e risorto mille volte, e questa volta è il momento di fermarmi e appendere gli scarpini al chiodo con la mia ultima partita, vinta con un trofeo a Wembley. Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto avrei mai potuto sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di aver mantenuto i miei principi di sincerità e di aver cercato di lasciare ogni luogo migliore di come l’ho trovato. Spero di avervi resi tutti orgogliosi”. Ma le notizie sono due: “E così, una nuova vita inizia fuori dal campo. Resterò con il Como. Solo senza usare i miei scarpini e parastinchi. Qualcosa di cui non vedo l’ora di parlare di più presto”.
. Una carriera chiusa in maniera prematura a causa dei troppi infortuni, che pure non sono affatto semplici da gestire a livello emotivo. Di certo Varane dice basta senza grandi rimpianti, visto che dalla carriera ha praticamente avuto tutto. Relativamente breve, ma intensissima. Un Mondiale vinto con la Francia nel 2018, un altro perso in finale nel 2022, dieci anni al Real Madrid conditi da 360 partite con quattro Champions League conquistate e tre campionati. Poi i tre anni in PremierLeague, in cui comunque ha conquistato una FA Cup con lo United. A questo punto mancherebbe solo l’ufficialità.