Le dichiarazioni di Pierre Kalulu. Il difensore francese è già diventato un punto fermo della Juventus di Thiago Motta
Ci ha messo davvero poco Pierre Kalulu a prendersi la Juventus. Il difensore, scettico nell’approdare in bianconero nel corso della scorsa estate, è già diventato un titolare di Thiago Motta.
Il suo esordio è arrivato lo scorso 26 agosto, contro il Verona, ma è servita la pausa per diventare un punto fermo della squadra: così prima è sceso in campo contro l’Empoli e poi, tre giorni dopo, contro il Psv Eindhoven, in Champions League. Il 21 settembre, infine, Motta ha deciso di schierarlo al centro della retroguardia e non più da terzino destro come aveva fatto in precedenza.
Pierre Kalulu sta, dunque, dimostrando fin da subito di essere quel jolly difensivo, di cui i tecnici non possono fare a meno. Così il riscatto è già vicino, ma il francese non sembra pensare al futuro: “Io mi sono sentito subito bene – afferma Kalulu ai microfoni di Sky Sport -. Quest’anno ho avuto un buon pre-campionato, poi su queste partite con il lavoro che abbiamo fatto mi sentivo in fiducia. Noi siamo tutti giocatori forti, bisogna essere sempre pronti a indossare questa maglia”.
Juventus, Kalulu: “Ecco perché non prendiamo gol”
Pierre Kalulu, come evidenziato, ha giocato tre partite in una settimana, mettendo a tacere chi non credeva al suo acquisto da parte della Juventus:
“C’è gente che non ci credeva? – afferma il calciatore, ridendo -. Io sono uno molto concentrato su me stesso, poi quando sei fuori dal tuo Paese ascolti meno tutti i giornalisti e queste cose, questo è un aspetto un po’ più facile per me. Io sono uno che lavora tanto e crede tanto nel lavoro su se stessi, e quando lavori vedi i risultati dopo”.
E’ evidente che la Juve ha giovato anche della presenza di Kalulu per migliorare il proprio reparto difensivo. Se i bianconeri non hanno fin qui subito reti in Serie A è dunque merito anche del francese: “È sempre un aspetto positivo per noi difensori quando non prendiamo gol. Quando sei a questo livello sai bene che è un lavoro di tutta la squadra, a partire dall’attaccante che aiuta tanto, e poi anche le mezzali perché senza di loro sarebbe difficile per noi”