Athletic, Valverde si scaglia contro i suoi tifosi: la frase choc in campo e poi la rabbia in conferenza

Ernesto Valverde si prende una piccolissima rivincita dopo lo storico 0-3 col Barcellona e beffa la Roma nel finale: le sue parole dopo il match dell’Olimpico

L’Athletic Bilbao beffa la Roma nel finale di gara e strappa un pareggio preziosissimo all’Olimpico grazie alla rete di Paredes che fissa il risultato sull’1-1.

Valverde – calciomercato.it

Nel postgara in conferenza stampa le parole del tecnico Ernesto Valverde, che si è preso una piccolissima rivincita dopo lo 0-3 storico subito dal Barcellona nei quarti di Champions. Anche se nel finale dopo il gol del pareggio si sono registrati disordini con i tifosi del Bilbao a lanciare bengala nel settore dei romanisti. Un gesto che ha fatto infuriare lo stesso Valverde, che si è scagliato contro i propri sostenitori urlando: “De pu*a madre!” E nella conferenza postpartita ha rincarato la dose: “Non giocavamo in Europa da tanto, era una partita importante per me. Oltre al risultato cià che è successo nel finale è deplorevole, lo condanniamo. Non ci piace che ci venga fatto a noi e non va bene che siamo noi a fare certe cose. C’è una parte di tifosi che non rappresenta il Bilbao. Il calcio è una festa, per noi e per i nostri rivali”.

La sua squadra è riuscita a tenere un buon punto in rimonta: la sua valutazione? “Molto combattuta, siamo partiti molto bene. Abbiamo poi sofferto la qualità della Roma, nella ripresa siamo partiti più determinati, uomo contro uomo ci siamo avvicinati all’area fino a trovare il premio del pareggio”,

I cambi hanno dato tanto. “Le partite durano 95 minuti. Di solito si guarda sempre l’undici iniziale, sicuramente la formazione titolare ha un significato, non è lì per caso, ma poi gli spartiti sono molto larghi e le cose cambiano. Spesso dove si decidono le partite possono essere importanti i giocatori entrati a gara in corso”.

Siete partiti bene, poi dei palloni lunghi per Dovbyk hanno creato un po’ di incertezza: cosa è cambiato? “Ci sono anche gli avversari e questa era la Roma, in casa. Volevano lanciare Dovbyk nello spazio e ci sono riusciti spesso, abbiamo sofferto l’uno contro uno, poi stavamo ritrovando il controllo quando abbiamo subito il gol. Comunque considero ben giocato anche il primo tempo e quello ci ha dato lo slancio per fare bene nel secondo”.

Le palle inattive sono i dettagli che cambiano le partite. “Per noi sono importantissime, soprattutto perché non abbiamo un organico forte e lungo come la Roma, bisogna crederci, è stata buonissima anche la sponda di testa sul gol. Dovevamo sfruttare le occasioni e ci siamo riusciti”.

Cosa è successo nell’intervallo per permettervi di rientrare così bene nella ripresa? “Avevamo la sensazione che potevamo fare di più, soprattutto negli uno contro uno, ci siamo accorti che potevamo giocare più di quello che sembrava in quel momento e alla lunga anche loro hanno accusato la stanchezza”.

Tornando alla questione degli incidenti. Cosa potete fare poi per evitare queste situazioni? “Non saprei, sono cose che non ci piacciono. Non ci piace che i nostri tifosi lo facciano in trasferta, non concepiamo il calcio come violenza, è uno spettacolo che deve essere godibile per tutti. Tra l’altro c’era un bello spettacolo oggi, un qualcosa che rovina”.

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