Dovbyk non basta, l’Athletic Bilbao riacciuffa la Roma: brividi nel finale

La rete firmata da Artem Dovbyk aveva portato la Roma in vantaggio. A pareggiare i conti è stato il preciso colpo di testa di Vitor Paredes

Termina 1-1 il confronto dell’Olimpico tra Roma ed Athletic Bilbao. Al termine di una gara animata da diversi spunti da ambo le parti, le due squadre sono state costrette a spartirsi la posta in palio. Al gol griffato da Dovbyk al minuto 32 ha infatti risposto Aitor Paredes, che al minuto 85 ha fatto esplodere il settore ospiti inchiodando di testa il definitivo pareggio.

Dovbyk non basta: l'Athletic Bilbao riacciuffa la Roma con Aitor Paredes
Dovbyk (LaPresse) – Calciomercato.it

Dopo un inizio piuttosto contratto, la compagine di Juric aveva preso le misure agli uomini di Valverde. Compatta e frizzante nelle occasioni in cui si è riversata nella metà campo avversario, la Roma aveva prima flirtato con il gol, salvo poi trovare il bersaglio grosso grazie ad Artem Dovbyk. Perfettamente imbeccato da un cross dalla fascia sinistra di Angelino – tra i migliori in campo – l’attaccante ucraino si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto, andando a segno per la terza gara consecutiva. Dybala e Baldanzi si sono poi resi nuovamente pericolosi, ma i baschi hanno avuto il merito di non capitolare.

Nella ripresa la Roma abbassa i ritmi e alla distanza esce il Bilbao. Ad avere sui piedi l’occasione per chiudere la gara è però Matias Soulé, che da buona posizione si fa ipnotizzare dal portiere avversario, dopo essersi presentato in area. Pur non creando particolari occasioni, gli ospiti alzano il loro baricentro e riescono a trovare il pareggio grazie ad Vitor Paredes, il cui stacco imperioso sovrasta Hermoso e non lascia scampo a Svilar. Nel finale le due squadre ci provano, ma senza creare particolari grattacapi alle retroguardie avversarie: da segnalare le condizioni di Berenguer, che ha perso sangue in più di una circostanza. Comincia con un pareggio, dunque, l’avventura della Roma in Europa League e la prima in Europa di Ivan Juric.

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