Non arrivano buone notizie per Genoa-Juventus, partita in programma sabato pomeriggio: novità attese in serata
Genoa-Juventus partita a rischio sicurezza. Dopo gli incidenti avvenuti in occasione del derby di coppa Italia tra i rossoblù e la Sampdoria, si sta valutando l’opportunità di chiudere Marassi in vista della sfida tra la formazione di Gilardino e quella di Thiago Motta.
Stando a quanto riportato da ‘primocanale’, infatti, l’Osservatorio starebbe riflettendo sull’opportunità di disputare il match a porte chiuse. Una ipotesi di cui la società ligure è consapevole: la decisione sarà presa nelle prossime ore con il fischio d’inizio che è previsto per le ore 18 di sabato pomeriggio.
L’incertezza deriva da quanto accaduto prima e dopo la sfida di coppa Italia tra il Genoa e la Sampdoria, con le tifoserie delle opposte fazioni che si sono affrontate. Gli scontri hanno avuto inizio già nel primo pomeriggio nelle strade vicine allo stadio e sono poi continuati dopo la partita. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio anche se il bilancio è stato comunque di 38 feriti, di cui 12 tifosi e 26 agenti.
Genoa-Juventus, perché si può giocare a porte chiuse
Un clima di grande tensione accumulata negli ultimi mesi e che è sfociata con i disordini alla prima occasione utile.
Ora c’è attesa di capire quel che accadrà per Genoa-Juventus: lo stadio potrà ospitare i tifosi delle due compagini, oppure le squadre si troveranno a giocare in un impianto completamente vuoto e senza spettatori? La decisione dell’Osservatorio dovrebbe arrivare in serata.
Intanto, parlando di calcio giocato e quindi della partita, la Juventus ha perso quest’oggi Weah alle prese con un problema fisico, mentre il club ha ufficializzato il rinnovo di Mbangula e Pinsoglio. Motta deve superare la pareggite che ha afflitto la sua squadra nelle ultime giornate, mentre per il Genoa c’è da uscire fuori da un periodo complicato. Oltre alla sconfitta di rigore nel derby, i rossoblù hanno conquistato un solo punto nelle ultime tre giornate di campionato (contro la Roma), perdendo contro Verona e Venezia, e Gilardino chiede un’inversione di rotta per evitare pericolose involuzioni.