Le dichiarazioni di Paulo Fonseca in conferenza stampa al termine di Milan-Lecce, match di San Siro valevole per la sesta giornata di Serie A
Terza vittoria consecutiva in campionato per il Milan di Paulo Fonseca. I rossoneri hanno conquistato i tre punti, battendo il Lecce, grazie ai gol di Alvaro Morata, Theo Hernandez e Christian Pulisic.
Il tecnico portoghese non può non essere contento della prestazione della sua squadra, che si prende la vetta della classifica per una serata e dimostra che il derby non è stata solo una parentesi. Fonseca – intervenuto in conferenza stampa – predica calma: “Bisogna essere equilibrati perché le cose possono cambiare, sia positivamente che negativamente – afferma il mister-. Vincere contro l’Inter è stato fondamentale, ma era importantissimo vincere oggi. Senza il successo di oggi non avrebbe avuto senso quello contro i nerazzurri. Stasera abbiamo fatto una partita davvero seria. E’ stato importante non prendere gol. Il Lecce ha fatto una partita positiva, ma il Milan è in crescita, io però voglio molto di più. Ci sono dei buoni momenti offensivi, abbiamo dominato, però serve essere più pazienti quando si incontrano squadre che difendono così come il Lecce”.
Si parla poi di singoli. Impossibile non accennare alla scelta di Paulo Fonseca di affidarsi ad Alvaro Morata, che ieri aveva accusato dei problemi fisici: “Oggi ho parlato con lui e mi ha detto che voleva giocare. Era importante per me schierarlo, con il 3 a 0 ho poi potuto gestirlo”.
La lente di ingrandimento è poi puntata su Rafa Leao e Theo Hernandez. I due giocatori si sono messi alle spalle le critiche relative al famoso cooling break della discordia: “Tra di noi non abbiamo mai avuto alcun problema – afferma subito Fonseca -. Ho scelto di non farli giocare contro la Lazio e loro hanno capito. Abbiamo parlato tanto con i calciatori per spiegare come possono aiutare la squadra e hanno iniziato a capire cosa volevamo. Theo e Leao sono arrivati tra gli ultimi. Il francese, poi, ha giocato molto lo scorso anno e poi c’è stata la Nazionale. E’ arrivato qui senza far nulla in vacanza, ma siamo stati sempre uniti”.
Poi si parla della prova più che convincente di Leao – “Ho avuto un rapporto molto vicino a Rafa. Gli ho sempre detto che è un grandissimo giocatore, ma ora deve diventare un giocatore per la squadra. Essere capitano è una responsabilità, mi piace che sia decisivo come con l’assist. Mi piace di più la crescita che sta mostrando nel difendere. Oggi Leao è un giocatore diverso, non è ancora perfetto, ma sto vedendo lo sforzo che ci mette nell’aiutare la squadra”
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