Caos totale in Italia: UFFICIALE, sei squadre si sono ritirate dal campionato

Il caos è totale in Italia dove ben sei squadre si sono ritirate dal campionato: il terremoto non lascia indifferenti tutti i tifosi

Il campionato di Serie A va avanti, con il suo spettacolo, le sue insidie, le sorprese e anche giocate in grado di far stropicciare gli occhi ai tifosi. Non c’è solo la massima categoria italiana però, perché nelle giovanili si è verificato un vero e proprio caos negli ultimi giorni in grado di scuotere l’intero movimento nel nostro Paese.

Caos totale in Italia
FIGC (LaPresse) – calciomercato.it

Infatti, tutto è partito dal caso del Rivoli, con la società che ha deciso di ritirare la propria squadra Under 17 poche ore prima dell’inizio del campionato. La notizia aveva già creato scalpore e parecchie facce tese tra i supporters e tra i ragazzi protagonisti della vicenda, ma poi le cose sono degenerate all’improvviso. Sempre restano nel capoluogo torinese, quello che è successo nell’ultimo weekend ha avuto assolutamente dell’incredibile.

Allievi Provinciali, sei squadre si sono ritirate dal campionato

Il 21-22 settembre hanno preso il via tutti i campionati giovanili provinciali della regione Piemonte. Proprio quando le competizioni sembravano ai nastri di partenza, però, si è potuto leggere con la pubblicazione del Comunicato Ufficiale nr. 11 del 29/09/24 della Delegazione di Torino come ben sei società nell’arco di qualche giorno, abbiano ritirato la propria squadra.

Sei squadre si sono ritirate dal campionato italiano
Campo vuoto (LaPresse) – calciomercato.it

Il tutto, esattamente come avvenuto con il Rivoli, senza neppure scendere in campo e senza disputare la prima partita della stagione. Si tratta, in particolare, di Accademia Bacigalupo – Under 17, il Moncalieri, la Druentina, l’Accademia Bacigalupo – Under 15, l’Onnisport e l’Accademia Torino. Sono tutte società che impoveriscono il movimento giovanile della provincia e sicuramente non permettono ai tifosi di dormire sonni tranquilli, esattamente come tutti i ragazzi che erano implicati in questi progetti e che ora non lo saranno più. Il danno più grande, in ogni caso, è che i campionati potrebbero essere falsati.

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