Le parole di Ivan Juric in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Venezia, terzo match sulla panchina giallorossa dopo la vittoria con l’Udinese e il pari con l’Athletic
Dopo il pareggio beffa contro l’Athletic maturato nel finale di partita, la Roma di Ivan Juric torna in campo nel terzo impegno casalingo consecutivo. All’Olimpico arriva il Venezia dell’ex Di Francesco, con qualche dubbio di formazione su cui il tecnico croato risponde in conferenza stampa.
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore giallorosso in diretta su Calciomercato.it:
C’è differenza di rendimento tra prima e secondo tempo della Roma: che idea si è fatto? “Fisicamente non c’entra niente, le partite cambiano, non si può dominare per 90 minuti contro squadre così. Ho notato Hermoso che fa la prima partita dopo 4 mesi, poi l’Athletic non ha mai avuto occasioni, Svilar non ha fatto parate. Dobbiamo avere più possesso in certe occasioni della partita, magari quando siamo stanchi, o anche la mentalità di portare il risultato a casa. La statistica dice comunque che abbiamo corso tanto nel secondo tempo e non abbiamo concesso occasioni, dobbiamo fare di più come il primo”.
Giocare ogni tre giorni aiuta a trasmettere le sue idee? “Vedo che si allenano e si divertono, la sensazione è che i giocatori vogliano giocare il prima possibile, mi trasmettono sensazioni positive”.
Su Pellegrini, come lo vede? “Ha un comportamento eccezionale, ha lavorato a parte in questi giorni e oggi vuole lavorare in gruppo. Vuole giocare, ha qualche dolorino, ma ha un comportamento esemplare, con la voglia di dimostrare chi è e dare il suo contributo”.
Hummels è pronto a giocare? “Deve ritrovare la condizione giusta, ci vuole un po’ di tempo, sta lavorando tanto e vogliamo che lavori tanto per portarlo a un livello buono. Se lavori poco hai di più bel breve termine, ma poi non è sufficiente. Spero di inserirlo prima possibile. Dahl è un ragazzo giovane che dobbiamo valutare bene. Bisogna essere lucidi nelle scelte”.
Cosa sta facendo per prevenire gli infortuni muscolari, come capitato a Celik e Dybala? “Celik e Dybala non hanno niente, sono esclusi problemi. Entrambi vogliono provare oggi, per Paulo era solo una sensazione. Ho trovato uno staff di livello molto alto, Trigoria ti offre il massimo nel recupero dei giocatori. Nel mondo si stanno sviluppando tante tecniche per migliorare il recupero e lavoriamo su quello. Secondo me bisogna avere rose di 20 giocatori con cui riesci a cambiare. Il problema è che giochi e giochi non allenandoti, invece è importantissimo il lavoro sul campo. Bisogna essere intelligenti e andare forte, sul recupero e nella gestione della rosa includendo più giocatori possibili. La Roma deve giocare con intensità sempre, non si può andare al 70% ma al massimo se vuole ottenere risultati”.
Ghisolfi molto più presente negli ultimi giorni, è molto dentro la situazione. “Stiamo comunicando molto, condividiamo tutto, mi ha accolto molto bene. Un rapporto molto professionale, che va anche verso quello umano, ci diciamo le cose in faccia liberamente senza nascondere niente. Fino ad ora molto bene, sono contento”.
Come sta Le Fée? Starà ancora fuori a lungo? “Sembrava pronto, ma sente ancora qualcosa e spero dalla prossima settimana che torni in gruppo. Lo vedo come centrocampista, perfettamente nel mio modo di intendere il ruolo, tecnico e dinamico. Lavora bene in fase difensiva, ha avuto allenatori che gli hanno incultato questa cosa”.
Se non ce la fa Celik giocherebbe Abdulhamid o El Shaarawy? “Ha caratteristiche giuste di fisicità e atletiche, l’ho buttato dentro l’altro giorno per vedere come siamo messi. Col tempo migliorerà, sicuramente. Dobbiamo poi stare attenti su Hermoso e Hummels, chi non gioca da tanto tempo fare due gare di fila è rischioso. Ma su Saud bisogna dare giudizi poi, non subito”.
Ha in mente delle coppie a centrocampo? Kone e Pisilli insieme possono giocare? “Vedremo in allenamento. Loro due mi stuzzicano molto, per caratteristiche e voglia di crescere, di giocare, sono giovani e hanno grandissima prospettiva. Oggi vedrò in allenamento se già possono giocare dal primo, ma sono prospetti che mi piace avere”.
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