Giuntoli ha puntato con decisione su Thiago Motta per la rivoluzione alla Juventus dopo il divorzio da Allegri: ma c’era anche un piano B nei piani del dirigente bianconero
La frase sibillina che ha incuriosito nell’ultima intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ da Cristiano Giuntoli: “Il piano B se non avessimo preso Thiago Motta? Non dico il nome, ma è un allenatore straniero che esercitava ed esercita ancora in Europa“.
Verità o colpo di teatro alla Giuntoli, il capo dell’area tecnica della ‘Vecchia Signora’ non si sarebbe fatto trovare impreparato in caso di fumata nera per lo sbarco alla Continassa di Motta, comunque sempre in prima fila e obiettivo primario dell’ex dirigente del Napoli per la sostituzione di Massimiliano Allegri per la panchina dell’Allianz Stadium. Il Dt bianconero fa riferimento a un nome straniero, anche se qualche profilo italiano e del nostro campionato è stato effettivamente sondato dal dirigente della Continassa come Gasperini, Palladino e l’ex Antonio Conte.
Sul taccuino però di Giuntoli c’erano anche delle opzioni provenienti dall’estero, con una filosofia di gioco similare a quella di Thiago Motta. Tra questi certamente una tentazione poteva essere rappresentata da Arne Slot, in evidenza alla guida del Feyenoord e successivamente il prescelto in casa Liverpool per raccogliere la pesante eredità di Klopp.
Un altro olandese con uguali principi che avrebbe potuto intrigare Giuntoli è Peter Bosz, avversario proprio della Juve alla guida del PSV Eindhoven nel match in Champions League perso all’Allianz Stadium. Un nome di spicco sul palcoscenico internazionale (peraltro ancora senza panchina) era quello di Thomas Tuchel, senza dimenticare il connazionale Terzic dopo l’addio al Borussia Dortmund e finito di recente sotto la lente d’ingrandimento del Milan in caso di benservito a Fonseca. Infine – anche se con caratteristiche diverse rispetto a Thiago Motta – da considerare inoltre il profilo di Sergio Conceicao, vecchia conoscenza del calcio italiano da giocatore e che la Juventus aveva inserito in una potenziale lista di candidati per il dopo Allegri già due anni fa.
Per Giuntoli ovviamente nessun rimpianto, visto che Thiago Motta è sempre stato in cima ai desideri del Football Director della Juve per la panchina bianconera: “Non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio. Ha avuto un grande impatto: è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità e vive per questo lavoro“, le recenti dichiarazioni si Giuntoli che ha esaltato il tecnico italo-brasiliano.
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